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Strada dell'Allume: il Sindaco risponde alla Minoranza

Comune di Isola del Giglio
Medaglia d’Oro al Merito Civile
Provincia di Grosseto
Il Sindaco

Spettabile
Gruppo di Minoranza Consigliare "Progetto Giglio"

e, p.c.

Al Signor Prefetto di Grosseto

Oggetto: Interrogazione con risposta scritta ai sensi dell’art. 13 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale: Stato della strada dell’Allume. Risposta a interrogazione.

Con nota protocollo n. 11688, pervenuta in data 7 settembre u.s., i consiglieri appartenenti al Gruppo Progetto Giglio, interrogavano il sindaco sullo stato di manutenzione della nuova Strada dell’Allume. Per dovere d’ufficio si trasmette la risposta all’interrogazione.

Per quanto sopra, preme evidenziare che l’Amministrazione era a conoscenza del problema che si è generato a causa delle intense e violente piogge verificatesi nei primi sei mesi del corrente anno. Infatti, la Polizia Municipale aveva redatto e inviato, in data 29 giugno 2023, una Relazione di Servizio per comunicare che il nuovo manto stradale della Strada Comunale dell’Allume era ammalorato in numerosi punti. Allo stato attuale, d’accordo con ditta che ha eseguito i lavori e l’Ufficio Tecnico, sono stati pianificati alcuni interventi per risolvere le problematiche segnalate.

Il progetto della nuova strada prevedeva l’adeguamento funzionale della viabilità di collegamento tra l’abitato di Campese e la piccola zona industriale posta a monte dello stesso. Il percorso stradale consta di circa 1,00 km che si sviluppa in prossimità dell’impluvio del fosso di valle Ortana che tocca, per lunghi tratti, il corso d’acqua. Lungo il percorso è presente un attraversamento del fosso, pesantemente interessato dalle piogge registrate nei mesi prima del periodo estivo.

Le opere di mitigazione idraulica, che sono state previste nel progetto, consistevano essenzialmente nel rendere l’intervento il meno invasivo possibile, dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma questo non ha impedito di porre attenzione alle criticità idrogeologiche che sono state valutate, a supporto della progettazione, da uno studio idraulico che ha indirizzato la scelta delle lavorazioni. I fatti rilevati dai consiglieri interroganti sono probabilmente imputabili ad un modesto assestamento del terreno, teatro di diversi interventi nel corso dei decenni precedenti tra cui quello dell’Acquedotto del Fiora.

Premesso quanto sopra, si forniscono le seguenti e doverose risposte:

  1. (domanda: per quale motivo il progetto esecutivo non ha previsto il binder stradale, un tipo di conglomerato bituminoso a basso tenore di bitume e con elementi lapidei non molto grossi, che si adopera come strato di base per pavimentazioni bituminose proprio su strade a traffico pesante;)

    Il pacchetto stradale in variante eseguito prevede ed è stato realizzato con il binder cm 6 e usura a basso impatto ambientale come richiesto in variante dalla Soprintendenza di Siena. Il progetto a base di gara prevedeva un pacchetto di pavimentazione in conglomerato bituminoso che comprendeva il binder cm 10 e usura cm 5 ma, a causa della richiesta della Soprintendenza di una pavimentazione finita a basso impatto ambientale, a causa dei maggiori costi del tappeto a basso impatto ambientale con “leganti albini”, per rientrare nel quadro economico, è stato modificato con un binder cm 6 e tappeto cm 3).
  2. (domanda: se sia stato già affidato l’incarico per il collaudo statico e il collaudo tecnico-amministrativo dei lavori per la “Sistemazione e realizzazione della strada comunale di Via dell’Allume di collegamento fra l’area PIP ed il centro abitato di Giglio Campese”, facendo conoscerne le risultanze;)

    Non ancora. I lavori non sono ancora conclusi e quindi è prematuro parlare di collaudi.

  3. (domanda: se sono state riscontrate carenze, lacune o errori del progetto esecutivo che costituiscono, tra l'altro, inadempimento contrattuale della stazione appaltante;)

    Il progettista è la stessa figura della DL che non ha, congiuntamente all’Ufficio Tecnico, mai riscontrato quanto la minoranza lamenta;

  4. (domanda: se i vizi riscontrati nella pavimentazione stradale sono dovuti all'effetto dell’aumento dei prezzi sull’esecuzione degli appalti pubblici intercorsi tra la concessione ultradecennale del finanziamento DUPIM e il colpevole ritardo nella progettazione ed il successivo appalto dell'opera.)

    Le parti ammalorate, riscontrate visivamente nel sopralluogo effettuato con l’Impresa esecutrice, che si sono verificati dopo oltre un anno dall’apertura della strada e successivamente alle copiose piogge del periodo primaverile del corrente anno, che si evidenziano in tratti saltuari ricadenti lungo il percorso di scavo della vecchia condotta posata precedentemente da Acquedotto del Fiora, potrebbero essere riconducibili ad assestamenti del riempimento dello scavo stesso, protetto dalle lastre in calcestruzzo, successivamente asportate (lavoro previsto nell’ ultima perizia approvata nel mese di dicembre 2021). Ad oggi l’Amministrazione Comunale non ha pagato nessun costo aggiuntivo all’Impresa esecutrice, dovuto dall’aumento dei materiali, in attesa dei fondi ministeriali (decreto Aiuti bis).

Infine, è da mettere in rileivo la serietà dell’impresa che ha operato come appaltatrice del lavoro. Infatti, quest’ultima, in sede di sopralluogo, si è dichiarata disponibile ad eseguire a propria cura e spese i ripristini stradali consistenti nella fresatura della pavimentazione esistente e, se necessario, del risanamento della fondazione stradale della nuova pavimentazione in conglomerato bituminoso binder e tappeto di usura, sempre nel rispetto delle prescrizioni fornite dalla Soprintendenza di Siena.