Successo per la mostra retrospettiva di Bruno Caponi all'Isola del Giglio
Cosa fare per un amico appena scomparso, se non "mettere in mostra" il meglio della sua produzione ?! La famiglia del pittore Bruno Caponi, scomparso lo scorso febbraio, l'associazione Il Castello e il Comune dell'Isola del Giglio, sua seconda amata patria, hanno organizzato una mostra retrospettiva alla sala de I Lombi, dal 14 al 30 agosto 2015.
All'apertura, a metà tra il solenne e l'intimo, sono accorsi non solo gli amici da terre lontane e in vacanza in quel periodo, ma anche i Gigliesi, che da anni ormai lo consideravano "nazionalizzato" e lo si è capito bene dall'intervento del Sindaco, Sergio Ortelli e del Presidente dell'associazione organizzatrice, Sergio Forelli.
Una mostra che ancora ricorda i vari periodi di Caponi, tutti pervasi da "una continua ricerca verso forme sempre più sintetiche", ma che mostrano "tele cariche di vissuto, vibranti di carattere colorato, passionale e generoso dell'artista". Così lo descrive la giovane storica d'arte Marta Paolini, che lo ha conosciuto e che, con enorme gratitude della famiglia, ha espresso l'essenza di Caponi. Ci sono i suoi mari, che secondo Violante Santoro, sono esattamente e magicamente la trascrizione in pennellate del nostro immaginario. E l'espressione di quella sintesi indicata da Rossella Rispoli Segato, "tra sicurezza e armonia, che lo rendono particolare e godibile".
Nelle sale de I Lombi si sente quasi l'odore della sua pipa e si percepisce soprattutto che questa iniziativa è una festa dedicata a chi ha inventato, fra l'altro, la definizione più azzeccata per l'Isola del Giglio, "un mare di differenza".
L'esposizione rimarrà aperta ancora fino al 30 agosto con orario 10,00 - 12,30 e 18,00 - 23,00.
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