Rispondo per l'ultima volta (per quello che mi riguarda) sulla questione Giannutri al sindaco del Giglio Ortelli. Continuo a non capire il tono polemico, e a tratti offensivo, del primo cittadino, che non è giustificato dai fatti né dalla cordialità dei rapporti che abbiamo ogni volta che ci incontriamo.
Nello specifico, le boe a Giannutri le sistemeremo assieme in zona 2 della riserva marina statale, contando sull'aiuto della Capitaneria per disciplinare anche le zone non protette che diventano "terra" di conquista nei week-end estivi. I numeri, non le opinioni personali, ci dicono che l'istituzione del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano è stata un successo: Federparchi calcola che in periodi di crisi turistica come quello che stiamo vivendo solo i parchi nazionali hanno permesso di reggere botta, registrando un complessivo aumento del 16% nei flussi nelle aree protette (unico settore del turismo italiano in crescita). In complesso decine di milioni di presenze garantite proprio dal parco e propagandate dalla pubblicità che i parchi fanno, gratuitamente, ai territori dei comuni ivi ricompresi. Senza contare che il primo risultato ottenuto è la preservazione delle aree protette dalla speculazione e dagli appetiti illeciti. La qualità della vita dove ci sono i parchi è migliore, e di questo beneficiano tutti i cittadini, anche i contrari.
Che i comuni finanzino i parchi fa, francamente, un po' ridere, ma questa è un'opinione frequente di coloro che non guardano i dati: se Ortelli li studia per bene vedrà che al Giglio nessun altro ente nazionale ha concesso, nel tempo, denari e facilitazioni come il Parco. Certo, se i comuni rendicontassero in tempo ...
Magari il sindaco se l'è presa per l'appellativo di "peggior comune ambientale" che, però, era diretto al Comune di Monte Argentario, non al suo.
Non so poi perché Ortelli faccia riferimento al volontariato gigliese che il parco, nei limiti di legge (che valgono per tutti), rispetta e promuove: qui non mi pare c'entri granché. Ma visto che ci si mette in quest'ottica (tutta partitica), a proposito della discussione futura che il sindaco vorrà fare sul parco, lo invito a farla con me e a non scappare come fece qualche tempo fa, quando smosse mari e monti per evitare un confronto in diretta tv su Rai Uno già deciso da tempo (davanti a vari testmoni presenti).
Infine io non sono affatto un uomo di spettacolo, visti i contenuti delle mie trasmissioni e il mio curriculum, ma un tecnico delle cose ambientali che parla di cose che conosce da un punto di vista scientifico. Aspetto ansioso di conoscere i titoli del sindaco a proposito di ambiente e natura e mi riprometto di incontrarlo al Giglio anche quando non sarò più presidente del parco. Ma, fra proroghe, periodi di passaggio, governi che vanno e vengono e rinnovate fiducie, potrebbe anche accadere che le consigliature finiscano prima che cambino i presidenti. 
Caro sindaco, torniamo a parlare di ambiente e sviluppo quando vuoi, ma non serve alterarsi, soprattutto quando si potrebbe trarre un gran vantaggio dalle aree protette, a patto di saperlo fare. E torniamo tranquillamente ad abbracciarci quando ci incontriamo, come abbiamo fatto finora, perché tu sei sempre (anche) il mio primo cittadino e io sempre (anche) il tuo presidente. E magari dedichiamoci a evitare che i bagni a Campese vengano funestati da escrementi galleggianti delle barche come è accaduto quest'estate in diverse occasioni (cone me presente). Su questo non mi pare di avere avuto ancora risposta ...

Mario Tozzi