I successi di questa Amministrazione in campo ambientale sono noti a tutti. Solo il Tozzi non riesce e vederli perché vede in me e nell’Amministrazione che rappresento un avversario politico da combattere senza pensare che i nostri argomenti sono temi di confronto serio a prescindere dalle nostre appartenenze di schieramento. 

I 50 km di sentieri puliti sul Giglio nel corso del 2010, un’operazione per lo smaltimento dell’amianto (circa 120 quintali smaltiti nella prima campagna che si ripeterà nel corso di quest’anno) che non ha precedenti nella Provincia di Grosseto, miglioramento della raccolta dei rifiuti e riqualificazione della Stazione Ecologica con annessa rimodulazione delle autorizzazioni per i rifiuti speciali che adesso vengono stoccati all’interno invece che in stato di abbandono esternamente come ad esempio lo smaltimento dei monitor (Raee), le giornate ecologiche per la pulizia del territorio, il progetto dei rifiuti di Giannutri che il Parco non ha mai preso in considerazione, la pulizia  delle cale del Giglio, la  pulizia dei fondali di Giannutri in collaborazione con i diving, il progetto della depurazione che prevede la nuova tecnologia di flottazione per Porto e Campese per risolvere l’apocale sistema di smaltimento liquami nel pieno rispetto della acque di balneazione, sono solo un piccolo e modesto esempio dell’impegno profuso dalla nostra amministrazione che ha avuto a disposizione solamente 18 mesi di respiro. Tutto questo per il Presidente Tozzi rappresenta la peggiore Amministrazione così come scrive su La Nazione di oggi (ieri n.d.r.).

Temo a questo punto che si voglia fare politica ma il campo ambientale non è il settore adatto alle diatribe politiche. E’ invece un terreno sul quale noi non accettiamo compromessi né siamo disponibili a usare i territori insulari come merce di scambio per fini che niente hanno a che vedere con l’ambiente.

Insisto nel confermare che non siedo al tavolo con Tozzi da più di un anno anche se spesso lo saluto educatamente al Giglio quando viene in vacanza. Questo atteggiamento di correttezza non può essere confuso con un percorso costituito da tavoli nei quali ci si confronta per metter in campo soluzioni condivise e non campate in aria. Il Presidente ha un’idea del suo ruolo un po’ troppo stravagante.

Pertanto, vista la difficile intesa, non sono più disponibile al confronto con chi strumentalizza ogni giorno qualsiasi atteggiamento di semplice e possibile contrarietà che deriva dal ruolo che un Sindaco deve svolgere nell’interesse della comunità che amministra.