I cittadini dei 35 comuni aderenti all'ANCIM (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) dicono basta alla ignorata, disattesa, o nel migliore caso affievolita attuazione dei loro diritti fondamentali, quali trasporti, sanità, scuola: non vogliono più segnalare la grave situazione in cui vivono, attendono soluzioni concrete.
Per questo l'ANCIM chiede al Governo l'immediata attivazione di un tavolo con la presenza dei Ministri dei trasporti, delle politiche del mare, delle politiche di coesione e degli affari regionali con la partecipazione delle Regioni (Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana) per fare il quadro dei problemi ed individuare soluzioni per risolverli. In questo momento la fase più acuta della crisi è rappresentata dai trasporti che, in alcuni casi, come evidenziato nella lettera dei Sindaci delle isole siciliane, sono sospesi, creando anche carenze nelle forniture essenziali. Anche in Sardegna le gare per i trasporti vanno deserte e si è vicini al taglio delle già ridotte corse.
Una risoluzione della Commissione trasporti della Camera dei Deputati parla di LET (livelli essenziali dei trasporti): è venuto il momento di individuare questo livello essenziale ed adottare le misure per garantirli. Nella recente audizione presso la suddetta Commissione, l'ANCIM aveva già rappresentato i problemi sui trasporti; ora la situazione è precipitata ed è necessario provvedere per risolverli.
Questo si aspettano i Comuni aderenti all'ANCIM e auspicano che, in tempi rapidi, venga convocato il tavolo di confronto per risolverli.
I Comuni delle isole siciliane hanno chiesto di dichiarare lo stato di crisi che, a catena, potrebbe estendersi anche alle altre isole minori.
L'ANCIM sostiene la giusta protesta dei cittadini insulari ed è pronta a fare proposte per risolverli.
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