Visto il risalto che la notizia ha avuto e le curiosità rispetto a questo "misterioso animale" mi piace aggiungere alcune considerazioni ed ipotesi rispetto al suo ritrovamento.
Il capopiatto in oggetto, che viene chiamato anche "Vitella di Mare" per le sue carni, a detta di molti, pregiate e prelibate, frequenta non di rado le acque del Giglio; molto spesso si aggira sulle risalite di alcune secche intorno all'isola.
Non di rado attacca le prede rimaste all'amo dei pescatori di bolentino profondo, mentre si aggira sul fondo in caccia.
Questo esemplare che ho avuto modo di vedere personalmente, al Campese, mentre chi lo aveva trovato armeggiava, coadiuvato da un paio di bagnini, potrebbe essere morto proprio a seguito di un episodio del genere, molto più frequente di quanto si pensi.
Magari rilasciato o slamatosi, stordito dal barotrauma di un recupero da profondità potrebbe non essersi ripreso e morto successivamente, andando alla deriva.
Più volte è successo anche a me che un esemplare aggredisse le prede allamate in risalita, impegnandoci in un recupero impossibile o rompendo tutti i calamenti; purtroppo c'è da registrare anche che la sua presenza è tanto maggiore quanto maggiore è il degrado dei fondali; infatti là dove i fondali sono più sfruttati più frequenti sono le sue scorribande.
Umberto Simonelli
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