Comune di Isola del Giglio Provincia di Grosseto Il Sindaco
UN MESSAGGIO DI BENVENUTO AGLI OSPITI VILLEGGIANTI
Caro Amico, cara Amica, l’estate che sta per arrivare sarà diversa, probabilmente, rispetto a quelle che abbiamo vissuto fino ad oggi, perché la pandemia causata dal nuovo coronavirus COVID-19 ha bloccato il mondo intero ma non ha certo bloccato l’Isola del Giglio. Il nostro isolamento, come ben saprete, è morfologico, invernale e non ci disturba più di tanto. Ma per tutti, ma ancor di più per le comunità come la nostra, fortemente orientata al turismo, le incertezze e i timori si affollano all’orizzonte e sembrano impedire quella necessaria serenità che ci consente di mettere in atto le migliori strategie per fronteggiare le difficoltà.
Se lo scenario è cupo, in attesa dell'incerta data di ripresa delle attività, oggi è indispensabile guardare avanti. Chi si ferma ha già perso; al contrario dobbiamo insieme trasformare questa impensabile e malaugurata congiuntura anche in un’opportunità per migliorare la nostra accoglienza ricordandoci tutti che la bellezza e il turismo sono la forza del nostro Paese e ci rendono un'eccellenza in tutto il mondo.
Sono tante le previsioni relative al momento in cui tutto tornerà alla normalità, ma intanto nel nostro piccolo non siamo rimasti immobili, perché la storia millenaria di quest’isola ha forgiato in noi un’identità forte e combattiva. La terribile epidemia ha portato alla ribalta una nuova scala valoriale, ovviamente anche nel turismo: dobbiamo parlare sempre più ai villeggianti che desiderano scoprire stili di vita autentici, immergersi nella natura integra e tutelata, interagire con comunità coese custodi di tradizioni antiche, di quel patrimonio immateriale che il mondo ci invidia.
Il grande desiderio trasversale è l’evasione dalla vita stressante delle grandi città: si cerca quella “dimensione umana” di piccola comunità che solo in un piccolo centro come la nostra isola è possibile ritrovare, una destinazione “sicura”, quasi priva di criminalità, e che oggi definiremmo anche piuttosto “sicura” dal punto di vista sanitario, grazie alle sue ridotte dimensioni e al controllo capillare che è possibile instaurare nei collegamenti con la terraferma.
Questo ampio fermento valoriale, farà a breve sbocciare i tanti germogli - le tendenze per un turismo sostenibile e responsabile - che sono già in essere e che fortunatamente per la nostra isola, già ci appartengono e ne costituiscono l’identità stessa.
Abbiamo intrapreso la strada giusta, con strumenti nuovi e necessari per cogliere le opportunità che sempre si associano alle grandi crisi. Vogliamo farci trovare pronti, soprattutto vogliamo far sapere a tutti che la nostra comunità è pronta ad accogliervi, per regalarvi ancora esperienze di una vacanza indimenticabile nei nostri meravigliosi luoghi.
Presto ci incontreremo, Vi aspettiamo.
Questo articolo sembra molto invitante se fosse tutta la verità. Bisognerebbe avere il coraggio di raccontare sia le meraviglie di un territorio sia le gesta e i gesti delle persone che a volte non sono proprio degni di meraviglia. A me risulta anche un'altra verità e cioè di atti che ricordano molto le intimidazioni mafiose simbolo di un modo di pensare un pò gretto e più meschino, a modi di pensare lontani dalla realtà di un'Isola che immaginavo DI fronte ad atti intimidatori molto gravi nei confronti di due donne non si può restare indifferenti. L'Amministrazione, la cittadinanza non può far finta di niente e lasciare che si arrivi a tanto per ostacolare la libertà di pensiero e di espressione delle proprie idee. Mi riferisco all'attentato intimidatorio perchè di questo si tratta nei confronti di Marina Aldi e della sua Mamma che nel silenzio della sera a Giglio Castello sono stati scossi dall'esplosione di una bomba carta nei pressi della propria abitazione, Io credo sia un fatto gravissimo che merita di essere menzionato e non ignorato. Io sono sconvolto....Riflettete
Avete letto il messaggio di benvenuto ai turisti del sindaco! No? Rileggetelo. „Caro amico“ ma scherziamo: un po‘ di cavalleria, di gentilezza nei confronti delle donne, sempre dopo l’uomo come se fossero solo un accessorio. Non solo, ha saltato di colpo il gradino dell’ospitalità, i turisti sono ospiti e non sono già amici (a meno che siano tutti amici del sindaco) con i quali si intrattengono rapporti molto vicini, stretti, comunicativi, sensitivi, appunto da amici; ospiti che bisogna accogliere, ci mancherebbe, nel modo migliore possibile e quindi essere cordiali con loro e offrire loro, nei limiti naturali e sociali della comunità gigliese, una vacanza, un soggiorno indimenticabile, e su questo in parte, e non di parte signor sindaco, sono d’accordo. Per favore, basta con le frasi fatte (Chi si ferma è perso) o quelle come: il Covid-19 ha fermato il mondo intero ma non certo l’isola del Giglio, comunità coese custodi di tradizioni antiche, di quel patrimonio immateriale che il mondo ci invidia (sembra la proposopea di Nathan). Potrebbe spiegarci qual è il patrimonio immateriale? Risponda, ma con rispetto, gentilmente, e non come qualche tempo fa quando le chiesi solo se non ritenesse opportuno l’uso del termoscanner per misurare la temperatura dei passeggeri che imbarcavano e mi rispose che le mie considerazioni senza „riscontri scientifici“ non valevano nulla. Da parte sua il massimo del rispetto! Le sue considerazioni, come in questo messaggio, invece sì, valgono! L’ho davanti a me la sua lettera e se risponde, le ripeto, sia rispettoso perché il sottoscritto non OFFENDE, è rispettoso delle idee altrui e delle persone e lo dimostro con i miei scritti anche se non condivido certo le sue idee. Lei invece ha sempre „riscontri scientifici“, vero? Quindi adesso, visto che finalmente ho notato che all’arrivo del traghetto viene usato il termoscanner, ci sono supporti scientifici che attestano, diciamo almeno in parte, la validità dello strumento e della mia richiesta? Grazie! Le mie sono opinioni di parte, vero? Così rispose, lei invece non è di parte, lei è il sindaco di tutti, allora lo dimostri. Come fa a invitare turisti se: non c’è un bagno pubblico né a Giglio Porto né al Castello e tantomeno al Campese; se ci sono lavori pubblici fermi (al piano di Culisse al Castello lavori iniziati poco prima delle elezioni amministrative e da subito dopo rimasto solo un profondo scavo inutilizzato e in posizione pericolosa) e non per colpa del coronavirus come lei ha scritto e ci vuole far credere (anche qui c‘è una lettera sua che attesta le mie dichiarazioni); se la strada dell’Allume, visto che lei è una vita nell’amministrazione comunale, prima, mi corregga, con il sindaco Landini per due mandati e poi lei da sindaco nel suo terzo mandato, ancora non è stata ultimata sempre colpa del coronavirus? Ma scherziamo! E lei che abita al Castello ha fatto mai un giro per il paese? I vicoli dissestati, le mura che stanno cadendo, la sporcizia di mesi perché si raccolgono solo le cicche e non si spazza, auto e Ape parcheggiate nell’interno del paese da anni tant’è che alla porta di entrata dei Lombi non trova posto, in caso di necessità, né un’autoambulanza e nemmeno una lettiga! E ciò lo so purtroppo per triste esperienza personale! E al Porto, al Campese? Concludo con un invito: datevi da fare, ma veramente, voi. Non si puo`assistere a un consiglio comunale dove i consiglieri di maggioranza non dicono una parola se non sì o no quando viene chiesto loro di votare. Andrea Arienti