Un'isola all'opera: torna "Il Giglio è lirica" con Pierino e il Lupo e Shéhérazade
È un family concert pensato per i bambini e le famiglie quello che martedì 14 agosto alle 21.30 in piazza dei Lombi a Giglio Castello dà il via alla nona edizione di “Il Giglio è Lirica”: andranno in scena “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev e Shéhérazade di Nicolai Rimsky-Korsakov.
Il Festival – diretto da Gianni Mongiardino e organizzato dall’Associazione Culturale Arte in Scena con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Isola del Giglio – è ormai da 9 edizioni un’iniziativa che coinvolge anche le aziende del territorio che con il loro gentile contributo aiutano a mettere in scena questi eventi di grande qualità: tra tutte soprattutto Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Maregiglio, Britelcom, Hotel Bahamas, Pardini’s Hermitage, Hotel Campese e Tiemme Spa.
Pierino e il lupo, martedì 14 agosto in versione pianistica a 4 mani di Mario Lamberto con Patrizia Fossat e la voce recitante di Ruggero Giorgi, è un'opera del compositore russo Sergei Prokofiev, scritta nel 1936 dopo il suo ritorno nell'Unione Sovietica. È una fiaba per l'infanzia, costituita da musica e testo di Prokofiev: per l'esecuzione occorrono la voce di un narratore e l'accompagnamento di un'orchestra Nel 1936 il Teatro Centrale dei Bambini di Mosca commissionò a Prokofiev la stesura di una nuova opera musicale per bambini, che avvicinasse alla musica anche i più giovani. Il compositore accettò, incuriosito dal particolare incarico, e in soli quattro giorni completò il lavoro. Il debutto avvenne il 2 maggio 1936. Prokofiev non poteva prevedere l'enorme successo che avrebbe riscontrato la sua opera, diventata un classico apprezzatissimo da adulti e bambini. La vicenda narrata è semplice ma al tempo stesso coinvolgente, grazie anche alla presenza, oltre a Pierino, di personaggi comprimari, quali il nonno, l'anatra ed il gatto. La partitura di Pierino e il lupo è strumentata per voce recitante e orchestra. L'orchestra è formata da un flauto, un oboe, un clarinetto, un fagotto, tre corni, una tromba, un trombone, una serie di percussioni (timpani, triangolo, tamburello basco, castagnette, piatti, tamburo e grancassa), violini I e II, viole, violoncelli e contrabbassi. Ogni personaggio della storia è rappresentato da uno di questi strumenti che intervengono nella vicenda con un motivo caratteristico: Pierino è rappresentato da tutti gli archi, l'uccellino dal flauto traverso, l'anatra dall'oboe, il gatto dal clarinetto, il nonno dal fagotto, il lupo dai tre corni e infine i cacciatori dai legni e gli spari dei loro fucili dai timpani.
Rimskij-Korsakov compose invece Shéhérazade (Anch’essa qui nella versione pianistica a 4 mani di Mario Lamberto con Patrizia Fossat) nel 1888, nelle versioni per orchestra e per pianoforte a 4 mani, ispirandosi ad alcuni episodi delle Mille e una notte. Nella premessa alla partitura l'autore così espose il canovaccio della vicenda: "Il sultano Shahriar, convinto della falsità e della infedeltà femminili, giura di uccidere tutte le proprie mogli dopo la prima notte di nozze. Shéhérazade però riesce a salvarsi intrattenendo il suo signore con affascinanti novelle, raccontate una dopo l'altra per mille e una notte. Il sultano, spinto dalla curiosità, rimanda di giorno in giorno l'esecuzione della moglie e finisce in ultimo per rinunziare definitivamente al suo proposito sanguinario". Delle favolose storie raccontate nelle Mille e una notte, l'antica raccolta araba divenuta famosa in Occidente ai primi del Settecento, Rimskij si serve liberamente, limitandosi ad assegnare un titolo a ciascuna delle quattro parti di cui è composta la suite sinfonica, in modo da mettere in moto la fantasia dell'ascoltatore. "Tutto ciò che desidero", aggiunge il compositore, "è che l'ascoltatore apprezzi la mia opera come musica sinfonica e porti con sé l'impressione che essa è senza dubbio una meravigliosa favola orientale piena di numerose e differenti immagini fiabesche. Tutte le storie che vi si narrano sono evocate da un'unica persona, Shéhérazade, che intrattiene in tal modo il suo austero marito".
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