Signora Federica,
Io comprendo i suoi problemi, ma non creda che sia tutto oro quello che luccica.. Ha ragione nel dire che qua al Giglio rispetto al “continente” i prezzi sono più alti.. (comunque un gelato normale costa 2,00 Euro e una cassetta d’acqua 1,80, non 3,50 e 4,50 come ha detto Lei) ma qua ci sono solo piccoli negozi al dettaglio a conduzione familiare.. (ed è anche per questo che il Giglio è un po’speciale.. crea un ambiente intimo, accogliente e familiare che bisogna assolutamente conservare) se ci fosse un grande supermercato sembrerebbe di stare in città..
I commercianti la merce la pagano di più, non per il trasporto, ma perché ovviamente non fanno ordini paragonabili ad un grande supermercato e la legge del commercio ci insegna che meno merce si acquista e più si paga.. (forse qualcuno se ne approfitterà.. ma le pecore nere esistono in tutto il mondo, mica solo al Giglio!)
E’ vero che qua al Giglio si guadagna di più.. però quando io (come tutti i Gigliesi) devo portare uno dei miei figli a fare una visita medica non posso prendere un’ora di permesso da lavoro come normalmente farebbe chi abita “fuori”: si prende il traghetto la mattina presto (anche noi a casa siamo in 5) portando anche l’auto perché non ci sono orari decenti dei pullman per Grosseto.. si pranza fuori.. si fa la visita medica.. si compra qualcosa al bar.. si compra un pensierino per i propri figli.. un gelato al volo e si ritorna a prendere il traghetto, sempre se il mare è calmo.. altrimenti si dorme in albergo a Porto Santo Stefano.. risultato: in un giorno, per una visita che costa 50,00 Euro, abbiamo speso circa 500 Euro.. (a dir poco) e si è perso un intero giorno di lavoro..
E questo accade una o due volte al mese.. tra dentista.. pediatra.. e chi più ne ha più ne metta..
Allora.. si.. guadagneremo anche di più.. ma le spese che dobbiamo sostenere non sono paragonabili a quelle di una persona che ha tutto a portata di mano..
E per quanto riguarda la casa a Grosseto.. Beato chi ce l’ha.. io non posso permettermela.. ma quando mia figlia finirà la terza media.. che faro? Non la faccio studiare così le levo quelle poche possibilità di avere un futuro tranquillo e di trovare un lavoro stabile? Piuttosto “mi levo il pane di bocca”.. Glielo dico subito.. mio marito resterà al Giglio a sgobbare dalla mattina alla sera.. io a Grosseto in affitto (o con un altro mutuo da pagare) con figli al seguito e faremo avanti e indietro il sabato e la domenica.. (come a loro tempo hanno fatto i miei genitori per me)..
Può solo lontanamente immaginare quanto spende e soprattutto quanti sacrifici fa un Gigliese per far studiare i propri figli? No, non può..
Nemmeno io posso sapere come si vive in città lavorando in fabbrica dalla mattina alla sera.. proprio per questo non mi permetto di giudicare.. e non conoscendo questa realtà non ritengo opportuno dare consigli..
L’Isola del Giglio è una piccola realtà.. un piccolo mondo.. ha i suoi pregi e i suoi difetti ma solo chi ci abita 365 giorni all’anno può giudicare e dare consigli.. Un’ultima cosa.. anche io mi sento pulita e cammino a testa alta.. ma soprattutto sono felicissima e fiera di essere Gigliese..
Un saluto! Vale
Valentina Agugliari
Autore: Valentina Agugliari
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