LA BASE D'APPALTO E' LA SOMMA DELLE QUOTE CHE REGIONE E STATO VERSERANNO PER 12 ANNI AL VINCITORE. L'ASSESSORE: "E' IL CORRISPETTIVO PER LE CORSE NON REMUNERATIVE (QUELLE IN CUI I BIGLIETTI NON PAGANO IL VIAGGIO)". A MARZO LA SCADENZA PER LE MANIFESTAZIONI D'INTERESSE
"Dal 1 gennaio 2010 Toremar è della Regione Toscana, è stata avviata la procedura di gara ed entro marzo dovranno pervenire le manifestazioni di interesse". L'assessore ai trasporti e infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti ne ha parlato ieri a Livorno. L'avviso di manifestazione di interesse è stato pubblicato per Toremar lo scorso 14 gennaio sulla Gazzetta ufficiale della Comunità Europea. "Si tratta adesso – ha aggiunto l’assessore - della prima fase di una gara che si svolgerà col criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, e non con semplice ribasso. Chi ha i requisiti richiesti manifesta il proprio interesse ad acquisire società e servizi; una gara a "doppio oggetto", dunque, che prevede l'obbligo di effettuare servizi con vincoli anche sulle tariffe (per cui la pubblica amministrazione deve dare un compenso), e la cessione della società (per cui la pubblica amministrazione, invece, richiede un pagamento). Abbiamo provveduto a scrivere il bando in maniera tale da garantire che l'operatore che acquisirà Toremar sia almeno dello stesso livello della società che cediamo".
ANALISI ECONOMICA DEL BANDO - La base d'appalto presuntiva (sarà precisata ad ogni armatore interessato nella lettera di invito) è pari a 174milioni e 604mila euro. Questo ammontare di risorse corrisponde alla quota (3 milioni di euro) che, come previsto dall'accordo procedimentale siglato con il Governo nel novembre scorso, la Regione Toscana verserà al vincitore del bando per tutti i 12 anni di durata del contratto sommata alla quota che il ministero ha deciso di destinare per Toremar per la stessa durata (13 milioni annui), meno l'iva sull'importo totale. Gli oltre 174 milioni di euro, dunque, sono il “corrispettivo” che la Regione pagherà per l'espletamento dei servizi di collegamento dell'Arcipelago per compensare i costi di quelle corse che la Regione chiede siano fatte anche se non sono di per sé remunerative (i biglietti dei passeggeri non bastano per pagare i costi del viaggio) e per compensare le riduzioni ai residenti. In questi casi si parla di compensazione per oneri di servizio pubblico. Le imprese marittime rispetto a questa cifra devono fare un'offerta al ribasso. Nell'offerta le imprese partecipanti alla gara dovranno indicare oltre al ribasso sul corrispettivo anche il “prezzo” per l'acquisto della società, stavolta al rialzo rispetto al valore che sarà indicato nella lettera di invito (a presentare offerta). Il prezzo di fatto determina un'ulteriore riduzione, oltre il "ribasso", sul compenso di 174 milioni. Questi due valori, il ribasso sul corrispettivo ed il prezzo per l'acquisizione della società costituiscono il cuore della parte "economica" dell'offerta.
PIANO INDUSTRIALE- L'altra parte di offerta riguarda il piano industriale (rinnovo dei natanti, le garanzie per gli addetti, la qualità del servizio, le tariffe ecc. ). In sede di valutazione delle offerte ciascuna di queste parti sarà valutata ed il punteggio acquisito sulla parte economica sommato a quello sul piano industriale definiranno il vincitore della gara.
REQUISITI - Per partecipare alla gara a doppio oggetto per Toremar le imprese, oltre ai requisiti generali richiesti dal codice appalti, devono dichiarare di:
- aver svolto servizi di trasporto marittimo passeggeri pari a 450.000 miglia in tre anni (quindi 150.000 in media ogni anno);
- aver riportato un fatturato globale di 150 milioni di euro in tre anni (in media 50 milioni l'anno per tutte le attività svolte);
- aver riportato una quota di tale fatturato pari a 75 milioni in tre anni per attività di trasporto passeggeri (25 l'anno per servizi identici a quelli oggetto di gara).
I valori medi annui elencati sono più bassi di quelli oggi attribuibili a Toremar; è evidente, dunque, che quello che la Regione Toscana richiede è un operatore almeno dello stesso livello della società che viene ceduta.
VENDITA TOREMAR, 174 MILIONI E' IL ''PREZZO GIUSTO''
Autore: fonte www.tenews.it
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