Ancora una volta ci troviamo a parlare per difendere il buonsenso; nei giorni scorsi abbiamo assistito a riunioni di comitati, conferenze di Associazioni locali come il Lions Club Orbetello I Presidi, articoli sulla stampa e servizi in TV per contestare la volontà della dirigenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del comune dell’Isola del Giglio di dare seguito alle norme già esistenti, ma mai applicate nell’Isola di Giannutri.
Non pretendiamo di essere i detentori della verità, ma in questa vicenda la situazione dovrebbe essere chiara a tutti:
dal 1996 l’Isola di Giannutri è inserita tra le isole da tutelare per il suo alto grado di naturalità, da allora però le norme che sanciscono la sua tutela sono sempre state disattese, ed abbiamo assistito negli anni all’assalto selvaggio di “frequentatori” del mare, non certo rispettosi dell’ambiente e nemmeno delle persone.
Credo che chiunque sia approdato sull’Isola di Giannutri abbia avuto modo di constatare la situazione contrastante tra l’ambiente di una bellezza sconvolgente, un mare straordinario e il vergognoso modo di fruire del mare di tanti diportisti improvvisati.
Oggi finalmente si chiede di regolamentare il flusso turistico e di far rispettare le regole minime per tutelare l’ambiente e il rispetto dell’uomo, che cosa c’è di strano! Oltretutto ci lamentiamo sempre che le decisioni vengono imposte dall’alto, ma in questo caso sono le due amministrazioni locali competenti che hanno deciso di intraprendere la strada della legalità e del buonsenso.
Ciò nonostante alcuni sedicenti “Amanti del Mare”, coadiuvati da altrettanto sedicenti “Ecologi”, hanno alzato la voce contro chi ha il dovere di far rispettare delle norme nell’interesse collettivo.
Siamo felici che l’amministrazione dell’Isola del Giglio abbia dimostrato questa lungimiranza, dimostrando di capire l’importanza di una vera tutela come valore aggiunto di un territorio.
Naturalmente siamo delusi invece da quelle amministrazioni o singoli politici o da coloro che dall’ambiente ricavano fonte di sostentamento, che hanno deciso di cavalcare l’onda dei contestatari; del resto questi atteggiamenti ostili e di parte si sono sempre verificati al momento di istituire un’area protetta o di applicare delle norme di tutela, ma la storia ha sempre dato ragione a coloro che da subito hanno creduto nell’investimento delle nostre risorse naturali e torto a coloro che credevano nello sfruttamento selvaggio, nello stile mordi e fuggi.
Crediamo che nessuno voglia l’affossamento dell’economia locale, ma non si può nemmeno pretendere il massimo sfruttamento possibile del nostro ambiente senza applicare delle regole, che distinguono un paese che ha la pretesa di definirsi civile.
Chiediamo quindi al Presidente del PNAT e al Sindaco dell’Isola del Giglio di proseguire nell’attività di regolamentazione al fine di ottenere una fruizione che dia maggior valore all’isola e non la sminuisca come se fosse un posto qualunque!
L’isola di Giannutri non può più aspettare, ha bisogno di avere finalmente quello che da sempre le è stato negato, vale a dire fognature adeguate, depuratore, acqua, energia (rinnovabile), smaltimento dei rifiuti, approdi in sicurezza, trasporti garantiti, villa romana protetta e valorizzata e soprattutto un’adeguata regolamentazione, insomma ha necessità di interventi immediati per una riqualificazione dell’intera Costa d’Argento.

WWF Sezione di Grosseto