Che porcheria questi parcheggi a pagamento! Non mi hanno convinto per niente. Non avevo ancora espresso un parere personale sulla vicenda per dare tempo all’iniziativa di produrre le prime conclusioni ma, fin dal primo momento, ho capito che la decisione della Giunta era stata adottata con troppa precipitazione. Nel caso in esame non sono stati valutati i diversi elementi che influenzano il fenomeno come ad esempio il fattore dei residenti delle varie frazioni, i nativi, i proprietari di casa, ecc. Le reazioni della gente e la protesta popolare sono state logiche e scontate e, come aggravante, nessuno degli amministratori di maggioranza le ha volute prendere in considerazione (Il Sindaco si è rifiutato di discuterne in Consiglio Comunale e, contrariamente a quanto egli afferma, di gente contenta ne ho incontrata veramente poca.).
Ma facciamo un passo indietro.
Negli anni 1995/96 la Giunta di allora (rappresentata dal Sindaco Landini) prese una importante decisione riguardante il Servizio della Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani. Si doveva passare dal sistema tradizionale di raccolta della nettezza urbana ad un nuovo meccanismo di prelievo denominato “porta a porta”. La decisione fu presa solo dopo aver valutato ogni genere d’articolazione del problema, come i vantaggi e gli svantaggi dell’applicazione, facendo precedere la decisione da alcuni incontri con la popolazione. Non ci furono proteste ma fu indubbia l’iniziale contrarietà popolare che doveva rinunciare ad un servizio oramai cronicizzato. Il risultato fu, ed ancora oggi è, sotto gli occhi di tutti: si ridussero o meglio di annullarono definitivamente quelle montagne di rifiuti che ogni fine giornata si concentravano attorno ai cassonetti disposti sulla nostra bellissima passeggiata a mare nella frazione turistica che, per usare un termine inconsueto, rappresenta “l’imbuto” o il “ricettacolo” dell’isola. I costi per il servizio aumentarono ma la tassa dei rifiuti rimase inalterata. Fu un esempio d’applicazione di un’idea che avrebbe senz’altro migliorato le condizioni di vita e fondamentalmente esaltato l’immagine dell’isola. Si trattava di una decisione ben ponderata e preventivamente concertata con la gente!
Non è stato così per la decisione di segnare di blu molte aree del Giglio.
Perché questo? Valutiamo bene.
Dirò come al solito qualcosa di scontato ma ritengo indispensabile ricondurci ancora una volta ai progetti dei parcheggi di Porto e Castello da molto tempo disponibili presso l’Ufficio Tecnico Comunale. Quei benedetti progetti, ho detto e ridetto, sono il frutto di anni di lavoro e di sacrifici spesi nell’interesse di tutti. Perché non vengono portati avanti? Essi rappresentano un patrimonio comune “trasversale” che va sfruttato. Sono opere che non costituiscono carichi economici per il Comune e quindi non pesano direttamente sulla comunità. Perché la Giunta si rifiuta di trattare un argomento così importante? Perché il Consiglio Comunale del 21 aprile nel quale si dovevano trattare i temi sulla viabilità e quindi sui parcheggi, interrotto per motivi tecnici, non è stato poi riconvocato? Perché lasciar passare tutto questo tempo? A chi giova tutto ciò?
Cari lettori, al Giglio ci sono troppi interrogativi.
Infine, per dare un senso concreto alle cose dette, ritengo opportuno concludere queste poche righe con una esortazione a tutti coloro che sono coinvolti nell’esecutivo e nelle decisioni amministrative: datevi da fare e prendete immediatamente in seria considerazione quei progetti indispensabili, approvati in via definitiva dalla Regione Toscana. “Modificateli, trasformateli, adattateli, rivisitateli, personalizzateli, ma vi prego di REALIZZARLI quanto prima!”
E’ mia profonda convinzione che senza l’esecuzione di queste grandi opere saremo sempre sul terreno della realtà virtuale laddove tutto funziona in teoria, in simulazione e oltremisura distante dalla verità quotidiana, proprio come i parcheggi a pagamento. Usciamo quindi dalle facili illusioni e dalle scontate sperimentazioni e addentriamoci nella realtà quotidiana con quella volontà, quell’altruismo e quell’impegno indispensabili alla risoluzione di importanti deficienze, che hanno oramai odore di vecchio.
Grazie per l’attenzione.
Sergio Ortelli
P.S.: Un piccolo consiglio politico a SIBILOT: sarebbe meglio che tu, invece di “cazzeggiare” con gatti, topi, panficati e bande dei sardi, ti impegnassi direttamente nella risoluzione di problematiche che interessano la gente come appunto il sogno dei parcheggi, l’autonomia idrica congelata nel 2004, gli invisibili dissalatori di Campese, il teatro perduto, l’ambulatorio medico abbandonato, i cassonetti puzzolenti, la scarsa pulizia dei centri urbani, le tante promesse perse per la strada, ecc…. e, per ultima cosa, sarebbe opportuno ridurre, per motivi di sicurezza, le dimensioni delle “X” disposte sui parcheggi a pagamento in quanto non vorrei che fossero scambiate per piazzole dell’Elisoccorso…!!!
LA REALTA' VIRTUALE alias I PORCHEGGI COMUNALI
Autore: di Sergio Ortelli, Capogruppo di Minoranza Consiliare
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