Il Giglio in lutto per la morte dell'ex sindaco Giuseppe Ulivi
Cordoglio al Giglio per la morte dell'ex sindaco Giuseppe Ulivi: un gigliese di grande impegno politico e di profondo rigore morale.
Indimenticato sindaco di Isola del Giglio, amministratore pubblico di grande serietà e lungimiranza politica. Lascia un vuoto incolmabile in quanti hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerlo.
Il suo impegno, la sua attività istituzionale e politica al servizio della comunità gigliese, la sua rara capacità di dialogo e confronto rimarrà per sempre in tutti noi.
Sindaco per antonomasia, Ulivi ha interpretato quel ruolo fondamentale di rappresentante di una comunità, dei cittadini che ha amministrato con passione politica, capacità e lungimiranza che rimarrà per sempre vivo ed è stato certamente un modello di riferimento per tutti coloro che a vari livelli istituzionali sono stati chiamati a svolgerlo.
Esprimo il più sentito cordoglio per la perdita e mi stringo alla famiglia in questo momento di dolore.
Attilio Brothel – ex sindaco
Carissimo Attilio, ti rivedo in questo momento scolaro facile ad arrossire, quando una maestra ti prometteva punizioni severe. Ma non ce n’era bisogno, eri quieto, buono, ubbidiente. Ora sei un uomo grande che fa politica e sei quieto come sempre e pieno di buoni sentimenti. So che sei stato sempre legato a Beppe e vi sentivate anche da fuori, perché durante le nostre vacanze gigliesi tu lavoravi. Penso che tu gli chiedessi anche consigli, o forse solo vi piaceva parlare assieme. Attraverso la stampa vedo un coro di rimpianto. Tu, che lo conoscevi bene, sai che non è solo retorica. A noi di famiglia non ci può togliere il dolore, ma ci reca conforto e ci solleva da una solitudine pesante. Grazie per le tue belle, sincere parole, ti salutiamo con affetto. Caterina e Loredana
E’ stato il primo funerale al quale ho partecipato su al Castello (gli altri sono stati sempre al porto) ed è stato assai toccante nella sua semplicità e singolarità. Il percorso poi, che portava al piccolo cimitero con la banda che suonava davanti al pulmino che a malappena riusciva a portare la bara di Beppe, è stato interminabile, in quella giornata un po’ ventosa ma soleggiata, camminando sulla provinciale e guardando Montecristo, il mare e la in fondo la torre e la spiaggia del Campese dove la casa di Beppe sembrava attendere il suo ritorno. Invece il luogo del suo riposo è stata una semplice buca sul terreno dove lo hanno calato con le funi, marinare, ricoprendola con dei tavelloni mentre sempre la banda musicale suonava le sue tristi melodie. CIAO Beppe
......Mi dispiace, ho avuto la fortuna di conoscerlo....un Uomo di grande rispetto,cordiale e..Intelligente.........Condoglianze vivissime alla Famiglia....
Ero sul procinto di fare una delle mie, purtroppo poche, visite alla Famiglia Baffigi Ulivi nella loro abitazione di Roma. Stavolta il tempo è stato veramente tiranno e non potrò incontrare Beppe vivo e questo aumenta ancor di più il rammarico e la tristezza che ti assale quando un Amico come Lui se ne va. La mia è stata una amicizia “tardiva” con la famiglia Ulivi, scaturita dal desiderio di conoscere di persona Caterina, dopo aver letto alcune sue limpide narrazioni pubblicate su Giglionews, e poi il suo libro Le Mammafette con le storie dei vecchi Gigliesi._ Per me sono state come le favole che si raccontano ad un bambino che rivive la commozione di stare vicino ai suoi ascendenti, al loro ambiente di vita nello stesso tempo ostile ma meraviglioso . Incontrare Beppe e Caterina, all’ultimo concerto che Uto Ughi ha tenuto dentro la chiesa di S. Lorenzo al porto, è stata una grande emozione che successivamente, nel conoscerli meglio e stare alcune volte insieme si è presto trasformata in sincera famigliarità. Le serate trascorse nel padio della loro vecchia casa proprio a ridosso della spiaggia del Campese, con amici, chitarra, ballate, canzoni popolari, racconti di vita vissuta, sono state indimenticabili, e Beppe & Caty con qualche acciacco sì ma sempre disponibili , scherzosi e affabili._ Beppe mi mancherà, così come le sue telefonate inattese e la sua domanda ricorrente “ma quando vieni al Giglio” …… verrò Beppe verrò anche stamani, sarò già lì sulla banchina del porto di Santo Stefano e ti aspetterò arrivare, per abbracciare Caterina e Loredana. _ Non dirò una parola e non mi toglierò gli occhiali che nascondono gli occhi !!!
Poche parole Giuseppe Ulivi, per tutti Beppino, uno dei rarissimi esempi, al Giglio, di cosa voglia dire occuparsi della cosa pubblica nell'esclusivo interesse di tutta la collettività. A Caterina, Loredana, Cecco e tutto il resto della famiglia le più sincere condoglianze mie e di Barbara. Angelo Stefanini - 29 ottobre 2015