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La foto dice il cinquanta per cento di quello che devo dire, ma la sola immagine si commenta abbastanza per capire quale disastro ha provocato la pioggia di stanotte e il mare agitato.
Sono cinquant’anni che io posso commentare queste situazioni, ma non è solo il mettere in evidenza questa immagine per dire con vera RABBIA a quale disagio si va incontro per uscire di casa e rientrare per raggiungere la strada carrabile o simile più vicina.
All’Arenella, per una distanza di circa cinquanta metri dal mare abbiamo ben sette proprietari di abitazioni di cui due residenti tutto l’anno, quasi tutti per arrivare alle loro abitazioni devono usufruire come in questo momento dell’unico passaggio dalla spiaggia, (E COME FANNO?).
Se calcoliamo € 500 tra IMU, TARSU, IRAP e qualche altra piccola tassa, per appartamento ne esce fuori una bella cifra, una parte va nelle casse del Comune moltiplicato per decine di anni bella cifrona; (si intende: seconde case).
Ho citato il Comune, ma quali opere pubbliche ha mai fatto in cinquant’anni all’Arenella? NESSUNA!! Mai spesa una lira o euro.
Si perché per poter arrivare a casa in sicurezza senza rischiare la propria vita ci vorrebbe almeno una strada, e qui non esiste, vogliamo forse fare una seconda Cannelle? Che prima ci deve scappare il morto e poi si pensa (senza fare nulla) all’italiana, è veramente una VERGOGNA.
Ma se io stanotte mi sento male ed ho bisogno del medico, (DUE ANNI FA HO GIA SOFFERTO DI CUORE), quanto tempo ci mette per arrivare a casa? E se ho bisogno anche della barella, come fa ad arrivare? Naturalmente tutto al buio. Forse le varie Amministrazione presenti e future farebbero bene a mettersi una mano sulla coscienza.
E non pensiamo che questa sia una problematica di passaggio alle proprie abitazione di carattere puramente privato, MA PUBBLICA, perche tutti i cittadini hanno diritto per la loro incolumità pagando profumatamente tasse per qualsiasi tipo di servizio.
Alla prossima puntata!!
Giacomo Biondi
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