Evidentemente la Lega Nord isolana continua a non comprendere e non capire anche essa: non capisce che non esiste “un atto di congelamento” ovvero non è contemplato dalla legge italiana un atto per il quale un Ente, locale o statale possa “congelare” un iter istitutivo; o l’ iter è in corso, oppure si ferma ufficialmente e si procede in via alternativa. Nessun atto in tal senso ci risulta sia pervenuto al Comune di Isola del Giglio o ad uno dei comuni interessati.

Non capisce, ma evidentemente non vuol capire che i comuni elbani tramite il tavolo comune della Comunità del Parco hanno presentato una prima bozza di AMP al Ministero Ambiente in una stessa riunione alla quale partecipava anche il Comune di Isola del Giglio e che quindi l’ affermazione fatta dalla stessa Lega appare falsa;

Non capisce o continua a non capire che la proposta del Comune non è prevista da alcuna legge dello Stato ed ha avuto il solo scopo di rappresentare al meglio le emergenze locali, nell’ambito dell’ indirizzo in corso a cui il Ministero sarebbe comunque giunto con una sua proposta per la nostra isola, come anche fatto per la stessa isola d’ Elba;

Non capisce o continua a non capire che l’iter istitutivo della AMP è iniziato nel 2003, indipendentemente dalla proposta del Comune di Isola del Giglio, e che lo stesso Comune è stato chiamato dal Ministero per la partecipazione ai lavori a cui ha partecipato           nell’ interesse della cittadinanza;

Non capisce che al punto in cui siamo, il primo atto che dovrà nascere è l’ espressione formale di questo nuovo Governo in merito alle AMP di Giglio, Elba e Formiche di Grosseto, altrimenti continueremo a passare da una proposta all’ altra, da un referendum all’ altro, continuando a prendere in giro la gente.

Non capisce che il Comune di Isola del Giglio non ha alcuna intenzione di portare avanti un progetto non condiviso, ma che allo stesso tempo non può sottrarsi al dovere di rappresentare gli interessi della comunità locale;

Non capisce che un fatto è collaborare con il Ministero per la costruzione di un progetto sostenibile, consultando la propria cittadinanza ed un altro fatto è sentire la cittadinanza per poi riferire al Ministero di essere contrari, magari estraniandosi dall’iter in corso.

Supponiamo
, solo per assurdo, che il referendum dia come risultato di cancellare la proposta, alla quale il Comune potrebbe aderire o meno (il referendum è solo consultivo); cosa dovrebbe fare l’ Amministrazione se dall’ altra parte il Ministero non annulla alcun iter istitutivo o non lo sospende ufficialmente per aprire una fase nuova?
Come sarebbero meglio rappresentati gli interessi della popolazione: partecipando all’ iter in corso o abbandonando il tavolo con il rischio di ricevere un provvedimento “dall’ alto”?
Ecco, anche da questa semplice considerazione  vediamo i limiti di un referendum locale in tal senso.
Non sposterebbe di un millimetro la situazione; se il Sindaco (e la maggioranza) avesse ritenuto giusto e conveniente ritirare la propria proposta, l’ avrebbe già fatto, senza aspettare la giustificazione di un referendum.
Se non viene innanzi tutto sanata la posizione del Governo, ogni altro elemento è inutile e fuorviante. Basterebbe anche una proposta ufficiale di modifica della Legge 394 che arrivi in Parlamento per ridiscutere da capo il tutto, ma anche di questo, in molti ne parlano, ma nessuno lo fa.
E prima di tutto ciò si chiede ad un piccolo Comune come il nostro di prendersi responsabilità non sue, ritirando o rinnegando un progetto per costruire il quale ha consultato decine di persone e categorie economiche?
Certo che sappiamo che consultare non significa essere tutti d’ accordo, ma lavorare tutti per costruire un progetto sostenibile, nel caso ciò ci sia richiesto, come è stato.

Non capisce che gli unici ad essere superficiali ed arroganti sull’ argomento appaiono proprio i loro atteggiamenti, fuori da ogni logica e rispetto, ma confermati anche dai recenti comportamenti di alcuni esponenti dello stesso partito a livello nazionale;

L’ unica cosa che la Lega ha compreso è che parlando di parco e di AMP conviene essere contro, utilizzando del sano populismo anche e soprattutto in previsione delle prossime elezioni.

Meglio di ogni referendum, tra pochi mesi vi saranno le nuove elezioni amministrative e noi faremo in modo che fin da subito le liste impegnate prendano posizione sull’ argomento, che poi valuteremo e vaglieremo soprattutto per la sua applicazione e rispetto da parte della compagine vincente. La nuova compagine potrà ritirare la proposta fatta da questa Amministrazione, cancellarla, bruciarla, ripartire da zero o quanto ritenga giusto ed opportuno.

Condividiamo a pieno quanto svolto da questa Amministrazione e condividiamo il fatto che adesso si attenda un riscontro da parte del Ministero Ambiente, così come richiesto anche dalla Regione.

Condividiamo a pieno l’ affermazione fatta dalla stessa Lega:
“Vogliamo che il Ministro abbia chiaro di non aver di fronte dei “fidi cagnolini” che, a comando, elaborano proposte “a richiesta” ma dei cittadini disposti alla tutela del proprio territorio e strenui difensori della propria libertà ed autonomia.”

Sul cui principio ci siamo sempre mossi.

Riguardo alla volontà di collaborare ed alle eventuali aperture, queste le confermiamo e confermiamo il fatto che a fine estate ci impegneremo sul territorio, anche assieme a partiti opposti al nostro, per approfondire in modo trasversale le tematiche esposte, in modo serio e non demagogico;

ma allo stesso tempo rimaniamo continuamente sbigottiti da come, anche su temi sui quali è stata fatta una certa chiarezza, anche in seguito ad apposite riunioni, ci sia ancora la voglia di raccontare cose non vere.

SEGRETERIA PARTITO DEMOCRATICO ISOLA DEL GIGLIO