Finalmente, dopo oltre 11 anni dalla sua istituzione, il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano comincia davvero a fare il suo mestiere anche nella più meridionale (e la seconda più piccola) isola della Toscana. Giannutri non sarà più un'isola dimenticata.

In un'assemblea tenutasi al comune di Porto Santo Stefano il Presidente del Parco Mario Tozzi ha finalmente annunciato che entro la prossima stagione estiva anche a Giannutri esisterà una regolamentazione dell'accesso (e del numero) sia per le persone che le imbarcazioni.

La decisione è stata presa considerando ormai le condizioni ambientali in cui l'isola versa, sottolineate dalle tante denunce e dossier che Legambiente ha fatto in tutti questi anni: migliaia di visitatori scaricati indiscriminatamente su un'isola senza nessun servizio, assalto delle coste, anche nel mare protetto di centinaia di imbarcazioni che arano i fondali con le loro ancore, sversamenti a mare di liquami, pesca abusiva e bracconaggio a mare e a terra, immersioni in aree proibite, violazione di ogni norma del Parco e delle più semplici regole ambientali. 

Il tutto in un'isola di appena 2,41 chilometri quadrati che, oltre che parco nazionale, è anche una Zona di protezione speciale dell'Unione Europea (a terra e a mare) e un Sito di importanza regionale e dove ogni attività dovrebbe per le direttive Ue habitat e Uccelli essere sottoposta a valutazione di incidenza. Invece a Giannutri ogni capacità di carico é stata superata di molte volte, ogni violazione delle norme ambientali esistenti é stata compiuta.

Di tutto questo non si è mai accorto, contro tutto questo non ha mai speso una parola, l'ineffabile vicepresidente della provincia di Grosseto Gian Carlo Bastianini (che dovrebbe esserne anche l'Assessore alla conservazione della natura) e che invece si è messo oggi inopinatamente a capo della Vandea anti-regole a Giannutri e contro l'istituzione dell'Area Marina Protetta al Giglio, tra l'altro senza aver nessun potere e competenza in materia.


«Un accordo con la Capitaneria di Porto – spiega Emanuele Zendi, responsabile del Gruppo Giannutri di Legambiente Arcipelago Toscano - permetterà anche una ridefinizione dei corridoi di accesso all'isola che oggi, essendo molto ampi, permettono alle imbarcazioni di potersi ormeggiare gettando l'ancora su quello che è considerato il più importante ecosistema marino di tutto il Mediterraneo: le praterie di Posidonia oceanica. Saranno previsti delle zone di ormeggio per i diving e per le barche, con delle boe fisse proprio al fine di creare il minor danno possibile. Le persone che visiteranno l'isola saranno accompagnate da guide ambientali con l'intento di far conoscere, sensibilizzandole, il delicato ambiente di Giannutri».

«Non si nuoterà più rischiando di essere falciati dalle barche, in mezzo alla nafta, all'olio dei motori, alla plastica – spiega Zendri - Il Presidente Mario Tozzi ha ribadito il fatto che l'ente parco non può sottrarsi da quelli che sono i suoi compiti istituzionali, ricordando che sull'isola di Giannutri i soli enti che possono decidere in merito sono proprio il Parco e il Comune dell'Isola del Giglio. L'intervento dell'Assessore all'Ambiente del GiglioStefano Feri, ha evidenziato, ancora una volta, l'assoluta necessità di tutelare Giannutri sottolineando lo sforzo della sua amministrazione perché insieme al Parco si arrivasse a un modello di gestione simile a quello previsto per l'isola di Pianosa».

La rivolta dei privilegiati, di chi è abituato a fare tutto quel che gli pare fregandosene di regole che esistono del 1996, è da mettere in conto, meno l'appoggio a queste pretese di un Ente pubblico come la provincia  che dovrebbe prima di tutto tutelare un'isola delicatissima e che è stata devastata ed impoverita da un assalto senza freni e regole.

Quindi quelle che si propongono sono regole di buon senso e di salvaguardia della bellezza e dell'ambiente marino e terrestre di Giannutri che è anche la sua unica ricchezza. Regole che esistono in altre isole piccolissime come Giannutri, specie se sono protette da norme nazionali ed europee.

Legambiente sostiene le regole di accesso ed utilizzo sostenibile dell'isola ed il rispetto delle leggi vigenti annunciate dall'Ente Parco e dal Comune dell'Isola del Giglio.

Giannutri, oggi, entra a tutti gli effetti a far parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.