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Addio all'amico Aldo Aldi
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Addio all’amico Aldo Aldi, castellano, figlio di Cecchino e Novemia e marito di Ebe

“Sono attaccato all’isola come una lampata allo scoglio. Il Giglio è una sicurezza perché ci sono stato bene anche nei momenti più brutti” (Aldo lo scrive nel suo libro: Dall’uva ansonaca al nylon. Editrice effequ).

E l’entusiasmo per tutto ciò che era inerente al Giglio, il nostro amico lo esprimeva anche fuori dall’isola, dove considerava i suoi lunghi soggiorni di lavoro in terra ferma come brevi intervalli preparatori al rientro. Al ritorno a casa.

Un entusiasmo disarmante, coinvolgente, accompagnava il suo volto portato al sorriso e alla familiarità; in confidenza con tutti, amava cantare, e cantava bene, nel coro dell’isola, in chiesa … in ogni occasione, sempre in compagnia della sua amata Ebe, che quasi in ombra seguiva e curava la regia della sua lunga vita.

Addio caro amico, lasci dei buoni ricordi, del buon vino di Scopeto e la certezza che … per tutte le esperienze vissute … ne è valsa veramente la pena.

R.I.P.

La tua amica Palma.