5 vele (qualche scafo e molto schifo)

Come tutti noi abbiamo potuto leggere, il 21 giugno scorso su queste pagine, il Sindaco della nostra isola (dico nostra perchè pur non essendolo, mi ritengo più gigliese di tanti altri ed il mio attaccamento al Giglio, alle sue genti e quel 50% di isolanità che mi deriva dalla razza dei Panzallegra lo testimoniano abbondantemente), ha ricevuto dalle mani dell'Assessore Regionale al Turismo, nonchè mia emerita concittadina Annarita Bramerini, il premio delle 5 vele per l'attenzione posta nei confronti dell'ecosistema e della sostenibilità del turismo (in buona sostanza perchè c'è il mare pulito).
Se però andassimo a chiedere ai molti bagnanti, che oggi (domenica 22 luglio) hanno scelto le acque del Campese per rinfrescarsi e fare una nuotata, un parere sul nostro mare, in molti forse ci manderebbero a ca..re.
E vengo al punto.
Oggi, come quasi tutti i fine settimana, il golfo del Campese era gremito di imbarcazioni da diporto (dopo 150 ho smesso di contarle), panfili, barche a vela, gozzi e chi più ne ha più ne metta.
Con la complicità di un po' di maestraletto, (di cui peraltro non possiamo chiedere conto a nessuno), diverse centinaia di persone che affollavano la spiaggia hanno potuto discutere sui gusti e le abitudini non solo alimentari di una parte dei diportisti succitati; infatti sono arrivati a riva in più riprese, resti di pomodori, bucce di cocomero e melone, tozzi di pane, tappi di bottiglia (non di champagne: che siano più disgraziati di noi? Poveracci), e ancora assorbenti, cerotti, resti di sacchi neri da immondizia, plastiche e cellophan a iosa, ed in diversi mi hanno confermato anche escrementi.
Nonostante l'impegno profuso dal personale a mare del bagno Lo scoglio (Giovanni), che ha cercato con un coppo di ripulire ogni tanto l'acqua da cotanta schifezza, in molti si sono, ritengo anche giustamente, incavolati.
Qualcuno ha telefonato alle autorità marittime competenti, affinchè venissero a fare un giro di controllo in mezzo ai natanti, ma con scarsa soddisfazione.
Ma come? Ci si riempie la bocca di tutti quei bei paroloni, cerimonie, bandiere e tutto il concistoro, si invoglia la gente a venire a godere del nostro bel mare a 5 vele facendo poi trovare uno spettacolo del genere?
Mi spiace per tutti quelli che soffrono il caldo umido, (compresa la mia suocera) ma non resta che confidare nello scirocco, almeno qualche bagno da cristiani ce lo potremo permettere.
Mi scuso per la lunghezza, ma tanto era dovuto.

Angelo Morganti (di Caterina di Panciallegra)