Dopo che se n'era accorta la Moby stessa, del monopolio e dell'abuso di posizione dominante, con la comunicazione di legge all'Antitrust sulla concentrazione Toremar-Moby, proponendo di rinunciare a cinque corse, ora sembra se ne siano accorte anche l'APP e la CGIL, del monopolio e dell'abuso di posizione dominante, con le conseguenze previste dall'Antitrust e dal Comitato Elba Traghetti, sinergia tra le due compagnie con lo stesso padrone, diminuzione delle corse invernali ma anche estive, perdita di posti di lavoro, aumenti dei prezzi per tutti, residenti, pendolari e turisti, con grave ulteriore danno all'economia isolana.

Ebbene tutto ciò non è che l'ulteriore riprova, se mai ce ne fosse bisogno, dell'ennesimo grandissimo successo per l'Elba e l'arcipelago toscano targato Regione Toscana di Conti-Rossi-Ceccobao, infatti a differenza del PD campano che ha imposto gli obblighi di servizio pubblico agli armatori privati storici, con i prezzi e i posti riservati e garantiti per i residenti, il PD toscano non ha per niente garantito gli abitanti dell'arcipelago toscano e la loro economia, anzi è stata l'unica regione che ha privatizzato totalmente la compagnia di navigazione regionale, creando un monopolio e un abuso di posizione dominante di un privato e non si è certo adeguata alle direttive europee di liberalizzazione del cabotaggio marittimo.

Concludiamo con l'APP, che negli ultimi dieci anni non ha mai trovato slot disponibili prima della privatizzazione, e non è nemmeno mai intervenuta negli orari, erano presenti buchi di ore senza collegamenti, e il privato partiva magari venti minuti prima del pubblico; con la CGIL, non ci ricordiamo di uno sciopero dei marittimi del privato; e in ultimo i silenti Sindaci Elbani , se ci siete, battete un colpo!

Comunque non potevamo esimerci, dal doverosamente informare delle errate capienze auto fornite dalle parti all'Antitrust, la Procura della Repubblica di Roma, tanto ha già operato per i voli per l'Elba con Pronzato e Paganelli.

Una buona serata dal comitato elba caro traghetti-no al monopolio-no alle barriere, il portavoce Gimmi Ori, che si assume tutte le responsabilità di quanto scritto.

P.S.
per l'amico o amica che cita Ori, Zini, Pacini, sempre disponibili a suggerimenti e confronti.