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Approvata la riforma delle concessioni balneari: gare nel 2027

Approvata la riforma delle concessioni balneari: gare nel 2027

Entro giugno 2027 saranno indette le nuove gare. Chi subentra dovrà assumere i lavoratori impiegati dal precedente concessionario

Il governo chiude "l'annosa questione" delle concessioni balneari e annuncia il via libera del decreto legge salva infrazioni. Il punto principale della riforma delle concessioni balneari è l'estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027: entro giugno dello stesso anno ci saranno le gare. "La collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione", si legge nella nota diffusa al termine del consiglio dei ministri.

Come cambiano le concessioni balneari

La durata delle nuove concessioni passa da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati.

La riforma prevede:

  • l'assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare
  • l'indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all'equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni sulla base di criteri previsti con decreto del Mit di concerto con il Mef da adottarsi entro il 31 marzo 2025. Il valore degli investimenti sarà determinato da una perizia
  • tra i criteri di valutazione delle offerte sarà considerato anche l'essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare. Un punto fortemente chiesto dalle associazioni di categoria, che non era presente nella bozza ma rientra nel provvedimento approvato.

Ue: bene decisione Italia, soluzione frutto di intesa comune

"La Commissione europea accoglie con favore la decisione odierna dell'Italia sul caso delle concessioni balneari. Ciò fa seguito a scambi costruttivi attraverso i quali la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un'intesa comune sul quadro legislativo della riforma delle concessioni balneari italiane alla luce del diritto dell'Ue, con una soluzione completa, aperta e non discriminatoria che copra tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni", ha detto la portavoce della Commissione europea Johanna Bernsel. "La Commissione - aggiunge Bernsel - non ha preso alcuna decisione formale in questa fase nel contesto della procedura di infrazione. La Commissione valuterà il decreto legge adottato dalle autorità italiane, alla luce dell'intesa comune. La Commissione rimarrà in stretto contatto con le autorità italiane per quanto riguarda le misure di attuazione e l'effettivo completamento della procedura di gara e rinnovo per tutte le concessioni esistenti, entro i tempi concordati".