Al momento non si registrano fenomeni di contaminazione delle acque intorno al relitto della Concordia. Così l'Arpat, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, con riferimento ai risultati dei campionamenti di acqua effettuati durante la rotazione. I prelievi, si spiega, "sono stati effettuati da Arpat, circa 5 ore dopo l'inizio delle operazioni di raddrizzamento del relitto e quindi durante la prime fasi in cui era prevedibile la fuoriuscita di una certa quantità di acque interne".
I punti indagati sono stati 4: in prossimità della prua, a metà strada fra la prua ed il molo del faro rosso, presso il dissalatore e fuori dalla zona di interdizione direttamente dal Poseidon. Tutte aree che, a eccezione del punto presso il dissalatore, sono state scelte "in funzione della situazione delle correnti marine del momento, per garantire la rappresentatività del campionamento".
Arpat, spiegando che sono tuttora in corso le analisi micobiologiche ed ecotossicologiche che richiedono tempi di esecuzione di 48 ore, rileva che idrocarburi e solventi sono "inferiori alle soglie di rilevabilità analitica", c'è una "leggera e diffusa presenza di tensioattivi in concentrazione paragonabile ai giorni precedenti l'operazione di raddrizzamento". Ancora, rilevati "tenori di fosforo analoghi ai risultati precedenti le operazioni di raddrizzamento inferiori o uguali alle concentrazioni di riferimento utilizzate dall'Osservatorio; metalli e ftalati inferiori alle soglie di rilevabilità analitica o presenti in concentrazione inferiore o uguale al riferimento utilizzato dall'Osservatorio"
Arpat: "Finora nessuna contaminazione delle acque"
Autore: Redazione GiglioNews
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