Il Comune di Campo nell’Elba chiede di vietare il traffico di petroliere e navi pericolose nel Canale di Pianosa.
Legambiente: ottima iniziativa, il governo faccia come per le Bocche di Bonifacio e si opponga alle richieste di trivellazioni offshore nell’Arcipelago Toscano
Il Consiglio Comunale di Campo nell’Elba ha approvato all’unanimità la proposta del Consigliere Yuri Tiberto, delegato alla difesa e a alla fruibilità ambientale, del mare e delle coste, di richiedere ai ministri delle infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli, dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, e del turismo, Michela Vittoria Brambilla di un decreto ministeriale per «interdire nell’intero canale di Pianosa e per un raggio di cinque miglia attorno alla stessa isola, il traffico marittimo di petroliere, navi da carico o da trasporto passeggeri aventi stazza lorda superiore alle 10.000 tonnellate.
«Ringraziamo il consigliere Yuri Tiberto che ha portato all’attenzione del Consiglio Comunale una richiesta che noi e il Parco Nazionale facciamo da anni – dice Umberto Mazzantini, responsabile Isole Minori di Legambiente – Quel tratto di mare è sicuramente tra quelli che più subiscono gli sversamenti petroliferi e il lavaggio illegale delle cisterne a mare, proprio davanti al mare di Pianosa, protetto dal Parco Nazionale dell’Arcipelago, ed alle coste e alle spiagge del Comune di Campo nell’Elba (una delle quali, Rosselle-Le Tombe, è stata più volte premiata tra le 10 più belle spiagge d’Italia) che ospitano oltre un terzo del turismo dell’intera Elba. Le basi per un decreto non mancano: una iniziativa simile era già stata già presa dall’ex ministro dell’ambiente Willer Bordon nel 2001, il decreto preso nelle ultime settimane di vita del Governo Amato II, riguardava il traffico petrolifero e di sostanze pericolose nelle vicinanze di aree marine protette e nella Laguna Veneta, ma fu fatto decadere dal successivo governo. Un altro esempio da seguire potrebbe essere l’accordo Francia-Italia, sottoscritto dal ministro Stefania Prestigiacomo e dal suo collega francese Jean Louis Borloo, che riavvia l’iter per l’istituzione del parco marino transfrontaliero delle Bocche di Bonifacio, con l’inserimento nel testo un nuovo punto che sancisce, d’intesa con l’Organizzazione Marittima Internazionale (Omi), il divieto assoluto di transito nello specchio di mare di imbarcazioni contenenti sostanze pericolose, a salvaguardia del Parco marino».
Legambiente Arcipelago Toscano invita anche tutti i comuni dell’Arcipelago Toscano, le province di Livorno e Grosseto, la Regione Toscana e i ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico ad opporsi da subito alle richieste di prospezioni petrolifere nel sud dell’Arcipelago, nelle vicinanze dell’area per la quale il Comune di Campo nell’Elba chiede l’interdizione del traffico marittimo pericoloso. La tragedia ambientale in atto nel Golfo del Messico dimostra che l’unico modo per evitare catastrofi ecologiche ed avviarsi verso un futuro sicuro ed ad energia rinnovabile e pulita è quello di uscire dalla schiavitù del petrolio e degli altri combustibili fossili e nucleari e dai loro traffici pericolosi e sporchi. Al Comune di Campo nell’Elba, che da troppo tempo vede la sua economia turistica sottoposta alla spada di Damocle degli sversamenti dei pirati del petrolio, va il merito di aver nuovamente sollevato un problema ineludibile.
Ecco la Mozione approvata dal Consiglio Comunale di Campo nell’Elba:
COMUNE DI CAMPO NELL’ELBA
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto l’esito della votazione palese come di seguito riportata:
- Consiglieri presenti: n. 15
- Consiglieri votanti: n. 15
- Voti favorevoli n. 15
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
D E L I B E R A
1) di approvare il seguente ordine del giorno:
Il Consiglio Comunale di Campo nell’Elba, riunito in seduta straordinaria il giorno 26 maggio 2010,
preso atto che il recente disastro ambientale provocato nel Golfo del Messico e lungo le coste della Louisiana dall’incidente occorso ad una piattaforma d’estrazione della British Petroleum, le cui conseguenze appaiono comunque di gravità estrema ancorché non ancora del tutto quantificabile, ha drammaticamente riportato di piena attualità e in maniera inconfutabile la pericolosità ambientale, economica e sociale delle dispersioni, volute o accidentali, di idrocarburi;
considerato che,
─ le coste italiane sono tutt’altro che immuni da rischi elevatissimi, e che anche senza arrivare a catastrofi come l’affondamento della petroliera Haven (Genova, 1991) sono comunque numerosissimi i casi di sversamenti di sostanze tossiche o pericolose;
─ la difesa dei delicati equilibri biologici che contraddistinguono il Mediterraneo, tanto ricco di importanti endemismi quanto vulnerabile, data la sua natura di mare sostanzialmente “chiuso”, è di primaria importanza e attualità, anche in considerazione che l’ONU ha dichiarato il 2010 “Anno Internazionale della Biodiversità”;
─ gli anni passati le coste dell’Elba hanno visto, con frequenza purtroppo ripetuta, fenomeni di inquinamento da petrolio e derivati, doppiamente pericolosi in quanto oltre ai danni ambientali avrebbero potuto provocare blocchi totali all’industria turistica, principale quando non unica fonte di reddito per l’Isola;
tenendo conto che l’Isola di Pianosa è particolarmente tutelata a terra e a mare in considerazione della sua primaria valenza ambientale ed ecologica;
constatato infine che la distanza dalla costa di un eventuale sversamento, data la necessità di tempi tecnici adeguati per predisporre efficaci interventi di contenimento e ripristino ambientale, rappresenta fattore fondamentale di sicurezza,
Tutto ciò premesso e considerato,
il Comune di Campo nell’Elba
invita
- Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Altero Matteoli;
- Il Ministro dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare, On. Stefania Prestigiacomo;
- II Ministro del Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla;
a prendere in considerazione, per quanto di competenza, l’emissione di un Decreto Ministeriale atto ad interdire, nell’intero Canale di Pianosa e per un raggio di cinque miglia attorno alla stessa isola, il traffico marittimo di petroliere, navi da carico o da trasporto passeggeri aventi stazza lorda superiore alle 10.000 tonnellate.
Invita altresì
- I Consigli Comunali dell’Isola d’Elba;
- Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano;
- L’Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano;
- La Provincia di Livorno;
- La Regione Toscana;
a recepire e fare propria la presente delibera, trasmettendola a loro volta ai Ministeri competenti.
e bravi i campesi!!! SONO PROPRIO I PIù FURBI! E SE TUTTI I COMUNI FACESSERO COME LORO? RITORNIAMO ALLE CANDELE? MA NO
LE ALTRE COSTE NON SONO BELLE, NON MERITANO PROTEZIONE. SOLO CAMPO!!!!!!!!!!!!!
MA COME SONO FURBI I CAMPESI!!!!