Con il "Rito di Vestizione" Simone è un nuovo confratello della Misericordia

Si è svolto nel pomeriggio di ieri nella Chiesa di San Giovanni Battista, nel centro storico di Grosseto, il "Rito di Vestizione" con il quale 7 volontari della Misericordia di Grosseto hanno assunto il ruolo di Confratelli dell'antico sodalizio grossetano. Tra di essi il gigliese Simone Solari che all'età di 22 anni è entrato a tutti gli effetti nella vita associativa della Misericordia.

Alla presenza del Vescovo Sua Eccellenza Padre Giovanni Roncari, che ha celebrato la Santa Messa, Simone ha ricevuto emozionato ed orgoglioso, con il suo consueto entusiasmo che sa dispensare sempre a chi gli sta intorno, l'antica cappa nera con il cappuccio (detto Buffa) che contraddistingueva i confratelli della Misericordia fin dalla fondazione nel 1244.

Il Rito della Vestizione esprime nel Confratello il passaggio dal periodo di "aspirantato" a quello dell'effettiva entrata nel sodalizio, diventando a tutti gli effetti un "Confratello di Misericordia". La nuova identità rappresentata dalla "Veste", offre al nuovo Confratello l'opportunità di vivere la varietà dei carismi dell'antica associazione, che fin dalla sua origine, oltre 7 secoli fa, coniuga l'impegno assistenziale e caritativo a quello di un approfondito cammino di fede cristiana.

Chi sceglie di compiere il Rito della Vestizione, dunque, desidera impegnarsi più concretamente nell'approfondire la crescita della fede, nel rendere più fervido lo spirito di preghiera, nel testimoniare la carità soprattutto attraverso l'esercizio delle opere di misericordia corporale e spirituale; questo consente di sperimentare con maggiore completezza la ricchezza della Misericordia, che fin dalla sua origine non è stata semplicemente un società di assistenza ma una vera e propria associazione di credenti cristiani, che traducono nella carità fraterna quanto credono nella fede desiderose di vivere con concretezza gli insegnamenti del Vangelo.