"Concorde e Concordia"

Considero che il Concorde e la Concordia sono due utilizzi, da parte del uomo, della tecnologia con applicazioni non utili ed idonee alla umanità. Trasmetto un sito che "deve essere interessante", e dove si affronta il caso della nave Concordia: www.coscienzaetica.it/articoli/attualita/sul-terremoto-e-sulla-costa-concordiawww.coscienzaetica.it

Di seguito riporto il documento che si trova nel sito sopra indicato; nel punto 3) si dice che le eliche possono distruggere la flora e la fauna delle coste, ma ritengo che qualche passaggio effettuato in un anno, vicino alla costa, alla velocità minima (non oltre 4/5 nodi), comporti dei movimenti dell'acqua assimilabili al mare mosso.

Invece è maggiore il pericolo di danni causati al habitat marino da parte di tutti quei natanti a motore, che passano proprio sotto costa a velocità elevate.

DAL SITO WWW.COSCIENZAETICA.IT:

La Costa-Concordia

Quali sono le lezioni che dobbiamo apprendere da questa tragedia? A nostro avviso sostanzialmente tre:

  1. Se il capitano fosse stato un novellino sicuramente il disastro non sarebbe avvenuto, perché si sarebbe attenuto strettamente alle regole. Per noi la lezione è data dal fatto che quando siamo troppo sicuri di noi stessi emerge la forza dell’«io» rispetto alla Legge e la personalità tende a riprodurre il suo automatismo di «fuorilegge». La personalità, infatti, è l’unica entità in tutto l’Universo che si ribella alla Legge. Quindi la lezione è: responsabilità, senso del dovere e rispetto della Legge.
  2. In tempo di crisi mondiale il periodo delle crociere è finito. Esse non sono più veicoli turistici come conoscenza di popoli e luoghi o di rilassamento e riposo, bensì spettacoli galleggianti come ricerca di emozioni e di-vertimento (da di vertere o separazione da se stessi).
  3. Da questa vicenda è emerso che il cosiddetto «inchino» è una prassi diffusa per questi colossi galleggianti, che con le loro enormi eliche distruggono tutta la fauna e la flora delle coste. Da proibire!

La Legge, ha utilizzato anche il ciclo dei 100 anni per riproporci la lezione della Responsabilità e del rispetto delle Regole. Esattamente 100 anni dopo quella del Titanic (1912), anche questa avvenuta per la violazione del buon senso e delle regole da parte del comandante che, per battere il record della traversata dell’Atlantico, ha ignorato la segnalazione che un banco di iceberg si stava dirigendo sulla rotta del transatlantico e, quindi, non ha ridotto la velocità.

Uno dei grandi problemi dell’uomo è che non assimila nella sua Coscienza le lezioni che la vita gli dona, ma le vive emotivamente senza mai domandarsi il perché. Quante volte dovremo ancora ripetere l’esperienza prima di imparare? Il nuovo ciclo e la nuova era stanno portando agli uomini i valori della Cooperazione e del Servizio verso l’organismo nel quale si è inseriti o Bene Comune, che sostituiscono quelli dell’era precedente basati sulla competizione e sull’interesse egoistico e personale. La vita ci sta dando segni chiari, anzi chiarissimi, rispetto a questa richiesta di cambiamento. Quanto dolore e sofferenza dovremo ancora subire prima che essa si imprima bene nella nostra Coscienza?

Saluti,
Giuseppe Ferraro