Pochi giorni fa, a seguito dell'allarme che avevamo lanciato circa il caro bollette, il Sindaco aveva pubblicamente richiesto un incontro alla società elettrica che in regime di monopolio produce corrente al Giglio e la risposta di SIE, ancor prima del comunicato pubblico, ci è arrivata per mail ... ed inizia così:
"Preso atto del contenuto della vs email del 9 u.s. e fatto anche riferimento alla “convocazione” della scrivente Società, la medesima comunica che il Consiglio di Amministrazione e i rispettivi professionisti, al momento non hanno intenzione di partecipare a detto incontro ..."
(pecunia non olet, ma noi si evidentemente).
Quindi ... il Sindaco chiede un incontro, vista la delicatezza del problema, e il CDA di SIE decide di non partecipare. Dire di no al Sindaco non è solo un grave sgarbo istituzionale ed un venir meno ad un confronto che per quanto duro dovrebbe esserci, ma essendo il Sindaco il rappresentante di tutta la collettività, il rifiuto di SIE è un rifiuto a tutta la cittadinanza.
Sappiamo che le riunioni di questo tipo sono noiose e complicate, specialmente ad agosto, ma non ci si dovrebbe mai sottrarre ad un confronto, soprattutto se a richiederlo è una comunità alla quale si chiedono soldi dal 1947.
Ed eccoci invece a prendere atto, e posizione, rispetto al loro ultimo comunicato che non a caso inizia con ... "alla luce ..." (chissà che non ci addebitino pure quello).
Crediamo che la risposta fornita da SIE sia la testimonianza plastica, il ritratto, la scultura marmorea del soggetto SIE. E' come se ci fossimo sentiti dire: "Vi chiedo i soldi ma non voglio incontrarvi, accontentatevi di sapere che le tariffe non le decido io, riscuoto e basta. Anzi vi voglio talmente bene che è dal 1947 che provo a fare le rinnovabili ma non ci riesco ma comunque non sono nemmeno obbligato quindi bastatevelo."
Ci perdoni quindi Sie se non ci siamo resi conto di avere sull' isola una azienda all' avanguardia che non solo applica, come dice lo slogan la tariffa a maggior tutela (anche se non si è ben capito chi tutela) ma è anche attenta da sempre nel provare a sviluppare energie rinnovabili (non riuscendoci) e ad utilizzare i mezzi di trasporto più consoni alle piccole strade del Giglio ed al delicato pontile di sbarco (da notare infatti il lavoro che occorre fare per far sbarcare, circolare e reimbarcare l'autoarticolato e la lunghissima fila che crea per arrivare e ritornare dal Porto al Campese)..... tutti a disposizione. E che dire poi della attenzione alle emissioni..... una cura particolare nel bruciare esclusivamente gasolio (dal 1947 ma tranquilli, entro i termini di legge).
Purtroppo la risposta è l'ennesima dimostrazione dei soggetti con cui abbiamo a che fare ed era ampiamente scontata. Una risposta sconcertante nei confronti di noi scriventi, ma soprattutto nei confronti di una collettività, quella isolana, che andrà velocemente verso la chiusura sistematica di tutte le attività, probabilmente rimanendo in esercizio esclusivamente nei mesi centrali dell' estate.
Si pensi anche alle bollette astronomiche che arriveranno per il mese di agosto e quelle che arriveranno per caduta sulla produzione di acqua con il dissalatore e tutto il resto.
E' del tutto evidente che il tema è complesso ed è anche evidente che vi siano molteplici responsabilità a partire dal livello locale fino ad arrivare alle scelte (non scelte) legate alla politica energetica nazionale ed è per questo che abbiamo iniziato questo percorso, difficile ne siamo consapevoli, per cercare di comprendere quali siano queste responsabilità e dove vanno a finire tutti i denari in più che ci vengono richiesti (visto che il costo del gasolio non è quadruplicato) e soprattutto cosa si può fare per compensare o migliorare o mettere le basi affinchè questa situazione cambi.
E' un percorso che faremo e che avremmo voluto fare iniziando proprio con un confronto con la SIE. Confronto che ad oggi ci è stato negato.
Siamo convinti che il problema principale attuale è quello del caro bolletta, ma siamo anche consapevoli del fatto che l'argomento rivesta un carattere molto più ampio che non può essere affrontato semplicemente attraverso i botta e risposta sui giornali, ma deve essere discusso nelle sedi opportune.
Per questi motivi, nel ringraziare comunque il primo cittadino per l'impegno che si era preso per organizzare e mediare un incontro con SIE (incontro ad oggi rifiutato da SIE), chiediamo al Sindaco di convocare un consiglio comunale straordinario aperto al pubblico che possa avere come unico punto all'odg quello del tema energia e produzione elettrica sull' isola. Vorremmo conoscere i passaggi che dal 1947 ad oggi sono stati effettuati e quali sono, se ci sono, le possibilità di sviluppo energetico per il futuro. Chiediamo che il tema sia messo al centro della discussione il prima possibile e che le diverse forze politiche possano apportare il proprio contributo.
Crediamo che il fondo sia stato toccato, ora tocca decidere se prendere una pala e scavare oppure provare a risalire.
Consorzio imprese isola del giglio
-il direttivo-
Zero commenti. Zero interesse per una notizia che è il preludio alla morte invernale dell'Isola. Però, i Mufloni e la Muisca nei Locali invece, meritano eterne discussioni sui Social. Meditate gente meditate......