Volevo fare alcune considerazioni sulle recenti interviste/dichiarazioni rilasciate dal ns. vicesindaco. Cominciamo dall'intervista rilasciata a spasso per il Porto sopra al calessino. Lì ci sono, a mio modesto parere due aspetti da evidenziare: uno attiene alla sostanza di ciò che viene detto e l'altro alla forma, che però, mai come in questo caso, è sostanza anch'essa. Sento nelle parole del vicesindaco rammarico e delusione in quanto l'Amm.ne Comunale sarebbe per così dire tagliata fuori da tutto ciò che sta succedendo, in relazione alle attività di recupero della Concordia e in particolar modo traspare la delusione per l'interruzione di ogni rapporto con Costa Crociere. Bisognerebbe farsi qualche domanda e magari fare un po' di autocritica sul perchè, sono sempre parole del vicesindaco, la regione e il governo ci hanno appunto esclusi o quanto meno messi ai margini dalle decisioni che vengono prese che, essendo di natura prevalentemente tecnica, non possono che essere prese da chi ha la competenza (speriamo) per farlo; non vedo quali altri ruoli possa avere l'Amm.ne Comunale se non quello di una vigilanza attenta per ciò che riguarda la tutela del ns. mare e quello di uno stimolo a far presto senza che questo vada a pregiudicare la buona riuscita dell'operazione di recupero. Diverso è, sempre a mio modesto parere, il discorso dei rapporti con Costa Crociere. Non dimentichiamoci che nel trib. di Grosseto sta iniziando un processo in cui Costa Crociere è coinvolta sia penalmente sia civilmente con richieste di risarcimento danni per milioni e milioni di euro ed è quindi inevitabile che, nella tutela dei propri interessi, certe strade si vadano divaricando (non dimentichiamoci che C.C. è controllata dalla Carnival che non è che vada a giro per il mondo a fare beneficenza). Occorreva forse un po' di prudenza in più all'inizio nei rapporti con C.C., ma forse in quel momento poteva fare gioco partecipare in prima fila ad ogni tipo di manifestazione sponsorizzata dalla stessa e chi, pur con la massima discrezione aveva qualcosa da obiettare, veniva accusato di sciacallaggio politico!! Per quanto riguarda la forma (tralasciando commenti sul fuori onda finale) con la quale l'intervista è stata rilasciata, avrei evitato questo comico giro in calessino per il Porto; non dimentichiamoci che questa tragedia è costata la vita a trentadue persone e che ci sono ancora due famiglie che non si sa se potranno avere una tomba sulla quale portare un fiore. Cambiamo decisamente argomento e passiamo alla dichiarazione sulle agevolazioni tariffarie concesse da Toremar. Entrare nel merito penso non valga nemmeno la pena; si è trattato a mio avviso del classico caso in cui uno, senza pensare a quello che dice, apre bocca e dà fiato. Il miglior commento rimane a mio avviso l'espressione incredula con la quale il sig. Onorato risponde e la faccia da funerale con la quale il Sindaco ascolta quanto dichiarato dal Suo vice; a proposito sarebbe interessante sapere in modo chiaro il Suo (del Sindaco) pensiero sull'argomento. Al vicesindaco dico che, in maniera più semplice, bastava dire: va bene ciò che avete fatto per i nativi non residenti, ma se possibile fate qualcosa in più anche per i residenti, ad esempio dando un passaggio auto gratis ogni dieci ecc. ecc. Al mio amico e compagno di tante "avventure sommerse" Giacomo Mollo che apre il suo commento con la parola "incredibile" voglio raccontare una storia. Io nato al Castello, fin da piccolo venivo giù al Porto molto spesso, in quanto, lo dico per chi non lo sa, mio babbo aveva le autolinee bus e io facevo il bigliettaio; non lo dico per piaggeria, ma il Porto mi è sempre piaciuto e penso che la mia generazione è forse stata la prima che ha superato quegli atavici problemi di campanilismo che fino ad allora c'erano stati. Venivo giù e oltre a rompere le palle a Costantino "portami a fare un giretto col motoscafo" andavo di continuo lungo i moli a vedere le decine di barchette, tutte in legno allora, colorate nei modi più variegati, magari con una tinta che era il frutto di tre o quattro rimanenze di pitture diverse. Quasi tutte le barchette avevano un nome che era in qualche modo legato alla famiglia del proprietario: moglie, figlio, figlia, mamma ecc. ed alcuni erano meravigliosi, di quelli che "non si usano più" sostituiti magari con quelli di qualche attore o calciatore famoso. Ora ormeggiata al Porto c'è una barchetta che ha per nome "Memento Audere Semper" che, per chi non lo sapesse, era il motto da combattimento di quei "bravi ragazzi" della Decima MAS, diretta emanazione della Repubblica di Salò. INCREDIBILE!!!!!!! (ora lo dico io). Caro Giacomo e cari lettori, se non lo sapete provate un po' ad indovinare di chi è questa barchetta?

Angelo Stefanini (di Ottavio), 23 aprile 2013

P.S. Per chi non lo sapesse occhio che, una volta messo, cambiare nome alla barchetta porta merda (mi scuso ma si dice così).