Vorrei con la presente chiarire dei punti a coloro che allarmati mi hanno chiamato per paura di non essere tutelati in tempo. 

Innanzitutto, prego tutti di tranquillizzarsi sul termine del 3 marzo, allarmisticamente diffuso come ultimo giorno per costituirsi come parte civile nel processo penale a carico della Costa Crociere / Carnival. Infatti, come spiegatomi dal nostro legale, ai sensi dell'art. 79 c.p.p, la costituzione di parte civile può avvenire per l'udienza preliminare e, successivamente, fino a che non siano compiuti gli adempimenti previsti dall'art. 484 c.p.p., relativi alla costituzione delle parti prima dell'apertura del dibattimento. Il dibattimento non si è ancora aperto, per il semplice fatto che ancora non esiste neanche un processo vero e proprio, essendo il procedimento ancora nella fase delle indagini preliminari.

Non vi è, pertanto, alcuna urgenza di attivarsi processualmente in tale sede.

Chiarito questo aspetto, vorrei riassumere brevissimamente le varie possibilità per i gigliesi di ottenere il risarcimento dell’eventuale danno da loro sofferto in questa vicenda. In casi come questo, è lasciata libertà al soggetto danneggiato di richiedere il risarcimento dei proprie danni:

1) mediante un’ordinaria azione civile, oppure
2) mediante la costituzione di parte civile nel processo penale a carico degli imputati.

La prima soluzione sarebbe probabilmente quella più adeguata alle esigenze dei gigliesi, tenuto conto di due considerazioni:

a) Il risarcimento in sede penale è limitato ai soli danni derivanti da uno o più reati;
b) Il giudice civile, al contrario di quello penale, notoriamente dedica tutte le sue risorse processuali a valutare la domanda risarcitoria non dovendo decidere anche su altri aspetti della vicenda (ossia la condanna per l’eventuale reato) avendo, inoltre, la possibilità di risarcire anche danni non derivanti da reato ma anche quelli derivanti da un qualunque fatto dolo o  colposo che abbia cagionato un danno ingiusto a terzi.

Ciò brevemente premesso, ritengo certamente  utile la nascita  del costituendo Comitato (con l’augurio che non vi siano spaccature interne), anche se mi ha un po’ spaventato il fatto che sia stato inserito come loro primo obiettivo “Affidare la tutela dei legittimi interessi locali ad uno studio legale e di conseguenza valutare la possibilità di costituirsi nel procedimento in corso”.

Infatti, il Giglio - attualmente - è minacciato da un gravissimo danno che però - ad oggi - non sia è ancora del tutto verificato o, comunque, del tutto delineato in ogni suo profilo. Pertanto, nell’immediato non riterrei adeguato intraprendere alcuna azione processuale, ritenendo più saggio e corretto attendere l’evolversi della situazione, anche al fine di poter - eventualmente - agire con una maggiore conoscenza e coscienza dei fatti e dei danni. Esempio: cosa succederebbe se oggi si facesse una causa per danno al turismo e invece l’estate prossima - scongiurato il danno ambientale - l’isola si riempisse di sub provenienti da tutto il mondo?

I gigliesi dovrebbero sperare di non dover fare alcuna causa, poiché l’assenza di un diritto al risarcimento, presuppone l’assenza di un danno, il ché sarebbe, il miglior lieto fine per questa triste vicenda.

Al contrario, i gigliesi, avranno il diritto e dovranno lottare con tutte le loro forze per vedersi risarciti i danni sofferti nel caso in cui - al contrario - dovessero verificarsi danni a loro carico.

Samantha Brizzi
Presidente Pro Loco Isola del Giglio