
Dedicato a Giovanni Rum
Ci sono persone che passano per strada e non le noti. Quelle persone magari hanno gli occhi celesti come certe giornate chiare invernali; ma non li vedi. Persone che vivono intorno a te ma sai poco di loro perché il loro stile di vita, il loro atteggiamento, non dà importanza alla confidenza, o almeno, non la dà per scontato, eppure vivono e si muovono nella società immersi nel proprio lavoro in maniera positiva; silenziosamente. Spesso tali persone vengono prese per - musone - quando sono, invece, semplicemente schive nel profondo per naturale inclinazione da farne uno stile di vita.
E tutti infine, abbiamo bisogno di tali persone; di un loro consiglio o di una approvazione che reputiamo scevra da pregiudizi. Una persona che ha vissuto in codesto stile è Giovanni, isolano dalla prestazione efficace e immediata nei lavori di manutenzione; nelle verniciature; nei piccoli restauri.
Giovanni esprimeva con le mani i concetti dei suoi pensieri e il lavoro che alla fine consegnava, conteneva tutte le parole non dette. Mi mancherà la sua presenza nel vicolo e quello sguardo chiaro… un po’ malinconico. Quando rientravo da Milano diceva: milanesa! Sei tornata!
Questa mia breve riflessione è dedicata a Giovanni Rum, detto Cavatello, mancato al nostro paese dopo alcuni anni di malattia e dopo aver sofferto la perdita prematura del figlio Girolamo. Sentite condoglianze a Luigi, alla nuora e alle nipotine.
Palma
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