La polemica di questi giorni dell’Assessore Feri con l’Associazione 'Il Castello', che non ritengo minimante costruttiva, mi ricorda il periodo in cui si parlava del ruolo delle minoranze consiliari e dell’intolleranza che si mostrava all’epoca nei confronti delle loro proposte. Quell’esperienza di opposizione, che rappresentava un modo più corretto di amministrare che spero faccia storia in positivo, ricercava un diretto confronto sui temi delicati della vita gigliese assumendo un atteggiamento costruttivo affinché costituisse un valore aggiunto all’azione comunale.
Pensai che l’inesperienza avesse giocato un brutto scherzo alle “reclute” (mi si perdoni il termine) ma adesso, leggendo la reazione dell’assessore, rivedo nelle parole il perseverare nell’atteggiamento di supponenza che ci riporta ai casi in oggetto. L’avversario politico o chiunque tocchi il tasto sbagliato viene visto come “l’orco cattivo”, senza rispetto per l’antagonista che non la pensa come te, anzi nel nostro caso da umiliare con storie ridicole ed inventate secondo il proprio uso e consumo. Come da ultimo quel testo (libro?) propagandistico, pubblicato ad hoc a cinque mesi dalle elezioni, il cui sistema di diffusione fa pensare ad un’epoca politica che grazie al cielo non c’è più.
Un amministratore, dicevo, deve pesare le sue parole e dimostrare equilibrio anche quando riceve le più aspre critiche e, se non ritiene di avere responsabilità su ciò che gli si attribuisce, deve mettere da parte la sua permalosità e far tesoro delle opinioni da qualsiasi parte esse provengano, a maggior ragione se si tratta delle associazioni gigliesi. In questo senso, credo che tutti noi dovremo fare seria autocritica e cambiare atteggiamento altrimenti non saremo mai sulla strada giusta.
In questi ultimi 20 anni, la nostra comunità ha visto nascere e crescere le associazioni che oramai tutti conosciamo come il Coro dell’isola, il Teatro, la Proloco, la Polisportiva e ultima in senso temporale “Il Castello”, i cui intenti, nella totalità dei casi, sono e rimarranno quelli di aggregare ed elevare il livello culturale dell’isola e sconfiggere questa “desolazione” invernale oltre ad addolcire il tranquillo soggiorno dei nostri graditi ospiti. In queste associazioni apolitiche i loro membri sono trasversali ideologicamente e quindi le loro posizioni possono essere a favore o contro le amministrazioni pro-tempore.
Nel caso specifico della polemica con il Presidente Forelli, non ritengo debba essere oggetto di critiche da parte dell’assessore perché ha dei doveri nei confronti dello Statuto dell’Associazione e degli affiliati dell’organizzazione che rappresenta, che ripeto sono eterogenei dal punto di vista politico. Senza fraintendimenti, l’associazione non ha certo bisogno di essere difesa; ci saranno i suoi iscritti che considereranno meritevole o meno l’opera del proprio gruppo dirigente.
Per quanto riguarda l’intervento del Feri, mi consenta l’assessore, lo trovo troppo reattivo e troppo saturo di pregiudizi, se non accetta minimamente le critiche dalle libere organizzazioni gigliesi. Precisazioni per precisazioni, siamo anche noi (non è vero!) all’opera per scrivere un libro bianco sulle “vere verità” di questi ultimi cinque anni, ma faremo senz’altro attenzione a non inciampare sui gradini della nostra scala che, contrariamente alla vostra, a detta di molti, è a salire e non a scendere.
DEGRADO URBANO: 'MALE NON FARE, PAURA NON AVERE'
Autore: di Sergio Ortelli, Capogruppo Minoranza consiliare
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