AD ANCIM, ANCI, UNCEM TOSCANA

Il digitale terrestre si appresta a diventare una realtà anche per la nostra Regione. Dopo il passaggio al digitale che ha interessato già numerose regioni d’Italia e non senza conseguenze, anche la Toscana vedrà attivarsi questo nuovo sistema di trasmissione del segnale radio-tv, che, almeno in premessa, avrebbe dovuto rappresentare un miglioramento e potenziamento del servizio di telecomunicazioni, ma che preoccupa non poco le nostre realtà locali, cittadini  ed operatori del settore.

La stampa locale e nazionale parla chiaro: i problemi ci saranno e non saranno di poco conto.

Con lo switch - off del 7 novembre, il segnale Rai non sarà più visibile dei teleschermi dei 54 comuni toscani, tutti quei comuni che non sono ancora riusciti ad ottenere il necessario adeguamento impiantistico, poichè avrebbero dovuto farlo con un esborso pari o superore a 200mila euro, andando ad intaccare il già difficoltoso bilancio dei piccoli enti e sempre a seguito dello switch - off  andranno con tutta probabilità, visti i contenuti della normativa nazionale, a scomparire le numerose emittenti locali che tanto hanno offerto in termini di crescita e sviluppo economico- sociale alle proprie realtà di appartenenza.

Sono molteplici i problemi che, quindi, sono stati evidenziati:

- L’estrema difficoltà per gli utenti e gli operatori del settore radiotelevisivo di aggiornarsi a causa dell’inaspettata anticipazione di ben sei mesi – (per giunta non sufficientemente pubblicizzata) del passaggio dall’analogico al digitale;

- L’inadeguatezza degli impianti che sul territorio dell’Isola d’Elba e nel resto dell’arcipelago toscano non sono stati aggiornati alla nuova tecnologia, rendendo pressoché impossibile la ricezione del segnale con il passaggio al digitale con particolare riferimento alle reti Rai e Tv locali;

- La preannunciata e - riteniamo - ingiustificata scomparsa di numerose emittenti televisive locali, con il conseguente annientamento degli strumenti di informazione e comunicazione che valorizzano le realtà locali soprattutto quelle territorialmente disagiate (zone montane ed isole)

- La difficoltà per gli enti locali di provvedere in tempi certi a far fronte all’annunciato cambiamento, fornendo anche risposte adeguate ai propri cittadini

Pur avendo coscienza che il digitale è un passaggio obbligato, gli enti locali dell’Isola d’Elba e di tutto l’Arcipelago Toscano esprimono un forte riserbo sulle modalità con le quali il processo di trasformazione del mondo radiotelevisivo in atto si sta compiendo e con questo documento intendono intervenire, per porre all’attenzione delle autorità preposte, le proprie istanze rispetto a questo importante cambiamento che riguarda il mondo della comunicazione locale e nazionale.

I comuni dell’Isola d’Elba e Capraia e del Giglio chiedono, quindi, con il presente documento che venga tutelata la cittadinanza delle isole dell’arcipelago toscano e le emittenti su di esso operanti affinchè questi territori non vengano ulteriormente  isolati ed impoveriti delle risorse economiche, sociali e culturali che consentono ai medesimi territori di avere una propria identità. Per questo chiedono ad UNCEM Toscana ed Ancim, di voler fare proprie le istanze presentate adoperandosi

- affinchè la  Regione Toscana garantisca alle isole l’adeguamento delle strumentazioni per la ricezione del segnale digitale senza costi aggiuntivi per i comuni insulari,

- perché le televisioni operanti sul territorio dell’Arcipelago Toscano  possano vedere  garantita la possibilità di svolgere il proprio servizio di informazione e comunicazione, prevedendo la possibilità di riservare una frequenza radiotelevisiva per le isole di Toscana, garantendo al contempo i cittadini sulla prosecuzione di questo fondamentale ed irrinunciabile servizio.