Gentile Signor Sindaco,
si avvicina il consueto periodo di vacanza al Giglio, di cui sono da 30 anni frequentatore appassionato. Come negli anni scorsi passerò dalle 4 alle 6 ore al giorno a fare manutenzione ambientale, cioè a ripristinare sentieri abbandonati o trascurati, tagliare rovi, incanalare acque, togliere erbe infestanti dalle mura del Castello.

Non ho mai vantato o preteso nulla per questo mio impegno che è volontario, previsto dalla normativa della sussidiarietà e che deriva dall'amore per l'ambiente in genere e per il Giglio in particolare. Sono stato per 34 anni responsabile per il paesaggio e per i centri storici della Provincia di Trento e questa professione - passione la coltivo anche fuori dal Trentino.

Le faccio, vista la sua cortesia, tre domande:

1. non potrebbe il Comune mettere a disposizione dei modesti attrezzi (guanti, zappetta, rastrello) per i turisti che volessero collaborare a migliorare l'ambiente dell'isola?

2. non potrebbe il Comune promuovere iniziative di questo tipo tra i turisti? Ho visto i consensi ricevuti da chi mi vedeva al lavoro, penso che altri sarebbero disposti a collaborare. Il Comune potrebbe suggerire i percorsi e le zone su cui intervenire prioritariamente. Conosco abbastanza il mondo per sostenere che il Giglio potrebbe con pochi interventi di arredo, di riqualificazione e di segnalazione essere non “una” ma “la” perla.

3. visto questo costante impegno per migliorare il Giglio non si potrebbe prevedere per chi come me opera per migliorare la vostra isola un permesso di parcheggio assimilato a quello dei residenti? Invece di essere assillato dal pensiero di spostare la macchina potrei dedicarmi serenamente a questo lavoro che per me è comunque una attestazione di rispetto e di amore per l'isola e per i suoi abitanti.

La ringrazio
Arch. Enrico Ferrari