COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
(Provincia di Grosseto)

Nel consiglio comunale svoltosi venerdì marzo scorso, chiesto dalla minoranza consiliare, si è discusso molto e bene. Le parti politiche si sono confrontate su un tema veramente importante che potrebbe portare al Giglio una nuova e fondamentale via di sviluppo sostenibile.

Ortelli ed il suo gruppo hanno espresso la loro contrarietà all’ argomento, mentre dagli altri gruppi di minoranza ci sono state notevoli aperture in tal senso, con particolare apprezzamento per il documento della consigliere Bernardini.

Devo dire che dalla parte contraria mi aspettavo di sentire motivazioni ben più robuste ed intelligenti che non le solite frasi che ho sentito fin da bambino, visto che appunto ci era stato richiesto un consiglio comunale; la stessa minoranza ha anche tappezzato l’ isola di inviti pubblici ad intervenire al consiglio, segno evidente che aveva bisogno di dire qualcosa di straordinario, ma ahimè, la montagna ha partorito il topolino.

Chi ha partecipato alla seduta ha avuto un segnale forte e chiaro di tutto questo ed ha notato la mancanza di argomentazioni da parte del gruppo Ortelli, trincerato in una postazione, a difesa ormai del nulla; mi ha fatto tornare in mente un vecchio film nel quale su un’ isola sperduta approdano dei visitatori e vi trovano un soldato giapponese che è ancora asserragliato nei bunker alle mitragliatrici, dal lontano 1945; il film si svolge mostrando le difficoltà che i visitatori hanno nel far capire al soldato che la guerra è finita da circa 50 anni.

La perla finale l’ abbiamo avuta quando Ortelli e c. hanno abbandonato l’ aula per protesta (anche se vi erano ancora 11 punti da discutere, non collegati al parco, ma lo stesso di interesse pubblico). Abbandonando l’ aula e dovendolo motivare, hanno consegnato al segretario comunale una dichiarazione in tal senso, che faceva riferimento alla non condivisa posizione della maggioranza. Che delusione! Il documento non era stato scritto a mano, lì per lì, in base a come si era svolta la discussione, ma era già stampato con il computer, probabilmente alcuni giorni prima della seduta. Da questo si è capito chiaramente il preconcetto e la non voglia di collaborare su argomenti veramente importanti; segno inconfutabile di tale modo di pensare.

Tuttavia l’ apertura nei confronti del gruppo Ortelli continuerà ad esserci, per ciò che mi riguarda, purchè lo stesso si predisponga per il dialogo; in alternativa vale quanto espresso con la posizione di tutta la maggioranza, anche perché, collaborare ben venga, ma di essere presi in giro ne possiamo fare a meno!

L’ iter che terremo sarà sempre lo stesso, di totale apertura e concertazione, non solo attraverso la stampa, che serve semplicemente a dei rapidi scambi di battute, ma direttamente sul campo, con incontri e riunioni con tutti i cittadini interessati.

In sostanza, anche dagli scettici, ed è il vero punto chiave di tutto l’ argomento, non viene tanto messa in discussione l’ adozione di una regolamentazione a mare, ma il fatto che questa sia fatta bene, dove per “fatta bene” si intende tutto quell’ insieme di principi più volte ribaditi che devono unire il carattere protettivo a quello relativo agli usi e costumi civici dei residenti ed al fatto che l’ isola vive di turismo.

Stefano Feri