''Sono pronto a impegnarmi in tutti i modi per il restauro del Cristo delle Scole indegnamente mutilato, anche contribuendo in prima persona alle spese necessarie''. Lo dichiara Gianfranco Fini al ''Tirreno''. E fin d’ora si prenota anche a far parte del gruppo di sommozzatori che, quando sarà il momento, riporterà la statua nelle limpide acque dell’Isola del Giglio. Il presidente della Camera ha seguito fin dal primo momento, e con grande partecipazione, la vicenda del Cristo degli abissi.

Nella primavera del 2001 era stato lo stesso Fini, insieme con un gruppo di sommozzatori, a posare sul fondo del mare la statua, voluta dall’Associazione dei professionisti subacquei e benedetta da papa Wojtyla (il 2 dicembre del 2000, in occasione del Giubileo dei sub).

Allo sdegno per l’incomprensibile gesto vandalico - alla statua sono state amputate le braccia, che erano alzate nel segno della benedizione - si è aggiunto dunque per il presidente della Camera anche un profondo dispiacere personale. E non solo per essere stato assieme ad altri, otto anni fa, protagonista dell’iniziativa; ma perché qualunque subacqueo si immerga nelle acque del Giglio - e Gianfranco Fini, innamorato dell’isola e del mare, lo fa tutte le volte che può - rivolge idealmente un pensiero a quel Cristo, protettore di tutti i subacquei, dilettanti e professionisti.

''Mi faccio carico di ogni passo utile nei confronti delle istituzioni, a cominciare dal ministero dei Beni culturali, perché il restauro avvenga rapidamente e nel migliore dei modi'', ha detto Fini al ''Tirreno''.
Ed ha aggiunto: ''Naturalmente, se dovesse essere decisa una sottoscrizione per le spese necessarie, sono pronto a partecipare con il mio personale contributo''. Il presidente della Camera ha concluso le sue dichiarazioni al ''Tirreno'' dicendosi ''pronto a far parte della squadra che riporterà la statua, sistemata e restaurata, nelle acque del Giglio''

Questa di Fini è la più autorevole delle manifestazioni di solidarietà suscitate dalla mutilazione - tanto orrenda quanto inspiegabile - della statua del Cristo. Ieri, per esempio, la Guardia di Finanza di Porto Santo Stefano ha comunicato al sindaco del Giglio, Attilio Brothel, la disponibilità dei suoi sommozzatori a recuperare e riportare a terra la statua. Si sono fatti avanti con Brothel anche gli esperti marmisti di Carrara, pronti ad andare sull’isola per valutare costi e difficoltà del ripristino. La storia del Cristo, dunque, proseguirà con il recupero e il restauro. Dice Fini: ''Seguirò passo dopo passo questa vicenda''.



Isola del Giglio FINI: ''PER IL RESTAURO DEL CRISTO MI IMPEGNO IO'' 1