Forza Nuova da' il via al progetto #tempodicasa
In un periodo in cui l'emergenza abitativa per gli Italiani è sempre più stringente le misure assistenziali create appositamente per i cittadini in difficoltà e per i periodi di crisi sono assorbite (per non dire rubate) da cittadini stranieri arrivati giusto in tempo per godere dello Stato assistenziale costruito col lavoro degli Italiani.
Forza Nuova non può assistere passivamente a questa situazione di grave ingiustizia e da il via ad una raccolta firme che tuteli gli Italiani nelle graduatorie per le case popolari, dalle quali sono stati ormai esclusi.
L'intento di Forza Nuova è quello di modificare la legge regionale del 20 dicembre 1996, n°96, una legge che nei fatti discrimina gli italiani non contenendo alcun riferimento alla preferenza nazionale (quindi, per fare un esempio, un extracomunitario appena arrivato nel nostro paese, se in possesso di regolare carta di soggiorno, partecipa all'assegnazione degli alloggi di residenza pubblica al pari di famiglie italiane). Per porre fine a questa situazione ingiusta e vergognosa è necessario che la cittadinanza italiana diventi solo ed unico requisito fondamentale per partecipare all'assegnazione degli alloggi popolari.
Questa battaglia comincia nella sera del 11 settembre con l'affissione di diversi striscioni che riportano l'hashtag dell'iniziativa, #tempodicasa, in diverse città toscane come Firenze, Massa, Pontedera, Prato, Pistoia, Grosseto, Viareggio, Carrara e ISOLA DEL GIGLIO.
FN ISOLA DEL GIGLIO
Le chiedo scusa Sig. Calchetti, ho provato ad essere un po' "criptico" ma non mi riesce. Quello che intendevo è esattamente quello che lei ha scritto nella frase finale. E precisamente le ultime due parole da lei scritte. Cordiali saluti. STEFANO ANSALDO di VENDELLOVA
R I C O R D A N D O I F R A T E L L I G R I M M E L A S A S S O N I A Gentile signor Ansaldo, non ho capito la “ratio” del suo “appunto”. Visto, infatti, che ritengo del tutto esecrabili sia l’iniziativa, sia le finalità partitiche, sia il “pensiero” (si fa per dire) politico, che alberga le “eccelse” (si fa sempre per dire) menti degli aderenti a “Forza Nuova”, perché mai avrei dovuto chiedere a tanto “illustri” interlocutori la durata della “raccolta-firme” e di comunicare, a consuntivo, il risultato conseguito? A me basta sperare, e faccio voti al riguardo, che la “campagna” intrapresa da questi velleitari “pifferai” incantatori o magici, che dir si voglia, del Giglio-Hamelin e d'altri luoghi della Toscana si concluda in un totale fallimento!
Sig. Calchetti mi perdoni, ma devo farle un appunto. Nel suo intervento si e' dimenticato di chiedere che venga reso di pubblico dominio il termine temporale della raccolta firme e soprattutto il numero delle firme raccolte. Così da avere una informaziobe completa... STEFANO ANSALDO di VENDELLOVA
HOMO HOMINI LUPUS (PLAUTO) Già il titolo “PROGETTO CASA”, ad indicare un progetto che non è progetto perché, in termini di fattualità, si realizzerebbe semplicemente non nel promuovere iniziative per costruire ed assegnare la casa a chi ne ha bisogno, ivi compresi gli stranieri con diritto di soggiorno, che, in quanto tali, hanno pari diritti degli Italiani D.O. C., bensì nel discriminare gli uni rispetto agli altri, magari provedendo addirittura ad effettuare sfratti coattivi, è più che bastevole a significare lo spessore morale che contraddistingue “Forza Nuova”. “Forza Nuova”, che di nuovo non ha proprio niente, quale epigone sciagurata d’un “regime” che, a causa di carcerazioni, bastonature, aggressioni, omicidi e quant’altro, costringeva gli “avversari politici” (a quei tempi ritenuti e schedati alla stregua di veri e propri “nemici”), a fuggire all’estero per tentare di rifarsi una vita e cercare un lavoro e un alloggio, siccome, per povertà, persecuzioni, rischio di morte e di tortura, guerre civili etc., sono oggi costretti a fare tanti di quelli che migrano verso le nostre coste (magari taglieggiati e morendo a centinaia per mare), e che, nella maggior parte dei casi, hanno diritto, in base alle normative internazionali, di piena accoglienza. Già nell’uso, poi, del termine “hastag” (che a me, quantomeno per assonanza, richiama quello di “stalag”, ovvero un sostanziale opificio di cadaveri) ad illustrare l’abietta iniziativa; già nell’uso, inoltre, del termine “case rubate”, gettato là nel mezzo di chi vive solo di bisogni (grazie ad una classe politica, in gran parte, inetta), allo scopo d’aizzare gli animi e scatenare la canea delle rivendicazioni fideistiche contro chi è “diverso”, ancorché “prossimo” e titolare, per legge, d’uguali cure e soccorsi, s’intuisce la scaturigine dell’aberrazione (in tempo di miserie vieppiù montante) di cui è farcito questo pseudo movimento politico che fa dell’”homo homini lupus” la parola d’ordine per ogni ordinaria o straordinaria caccia alle streghe. Quelle di Forza Nuova sono solo menzogne, affiancate a pretese, ingiuste ed assurde, atte a spargere sale sulle ferite e sulle piaghe d’un Paese, ormai allo stremo. Anche seminare vento per raccogliere tempesta può essere utile, però. Soprattutto se lo si fa strumentalmente, agitando un “vessillo”, ovvero quello della casa che colpisce di primo acchito in quanto alla base delle aspettative che stanno a monte della costituzione d’ogni famiglia. Ma questo non può essere fatto per slogan, additando presunte sperequazioni ed ingiustizie sociali, e fomentando l’odio raziale e la sopraffazione etnica, che portano solo a misrevoli contrapposizoni tra parimenti “diseredati”. Questo scopo lo si deve perseguire esclusivamente quale fine legittimo d’un’allocazione più congrua della spesa pubblica, a favore di tutti, sulla base d’un rilancio sostanziale dell’economia. Il “tanto peggio, tanto meglio” non è un costume di vita auspicabile, quantomeno nel contesto d’una società civile e democratica, quale gli Italiani si sforzano di realizzare, bensì l’aspirazione recondita e palese di sostanziali “agitatori” come, nel corso degli anni, ha dimostrato d’essere l’”accolta” di Forza Nuova. A questa non serve, infatti, chi ha voglia di farsi valere e di migliorare questa società, sacrificandosi a vantaggio dell’intera comunità dei cittadini, Italiani od “equivalenti” non fa differenza, bensì chi cerca la contrapposizione ideologica e lo scontro, anche fisico. Tra questi, soprattutto chi, frustrato o “fallito”, nonché incapace di farsi valere rispetto a coloro che, magari sono più intraprendenti ed oculati nell’amministrarsi, anziché darsi da fare, preferisce vivere di risentimenti repressi e rivendicare acriticamente dalla “Comunità” ciò che, talvolta, neppure gli compete, attribuendo, di converso, al “destino cinico e baro” la colpa del loro “disfacimento” sociale e gettando proditoriamente sugli immigrati l’accusa di rubare, assieme alle case anche “lavori” che, in quanto umili, faticosi e mortificanti, mai si sarebbero sognati di rivendicare ed eseguire nei limiti delle loro competenze e capacità. Per ora, sperando che il futuro non ci riservi eventi ancor più calamitosi di quelli che stiamo vivendo, mi auguro fortemente, che “Forza Nuova”, di firme atte a perpetrare uno scempio morale quale quello annunciato attraverso gli striscioni ed attraverso l’odioso comunicato inviato alla stampa, ne raccolga tanto poche da vergognarsi.