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Il Barbottone e la "Coppa Gabbianara"
Ogni anno, partendo dall'isola nel finire dell'estate mi porto dietro tutti quei ricordi, quelle emozioni che ha lasciato nel mio cuore la bella stagione. Ed ogni anno che passa (invecchiando) é peggio. La malinconia dei giorni settembrini e cittadini è palpabile, inesorabile. Quest'anno, partendo dal granito, ho portato con me un'idea ed oggi, complice una giornata di pioggia che obbliga a stare a casa, scrivendo la voglio rendere pubblica. Sperando che ai miei paesani piaccia.
Proporrei quindi, per commemorare le vittime della Concordia, di istituire una gara remiera a tempo tra i tre rioni del Porto, da disputarsi il 15 di Agosto vicino al luogo dove hanno perso la vita 33 persone. Chiamandola "Coppa Gabbianara" con partenza dalla punta del pontile, lato nord, vincolando quest'ultimo con una cima lunga 5 metri ed al capo opposto tenuta dal timoniere. Facendo un percorso di 2 corsie (andata e ritorno), girando intorno allo scoglio (entrata lato mare) con arrivo al pontile davanti ai pennoni dei rioni.
I vincitori potranno donare la "Coppa Gabbianara" (secondo me da presentarsi consideratamente grande ed unico premio all'armo vincente) ogni anno ad un ristorante diverso, perché è grazie ai suddetti che il rione vincitore del palio, può organizzare la propria festa con gustose e prelibate leccornie. Oppure (idea pretenziosa?) esporre le coppe negli anni vinte, sull'altare della nostra chiesa, vicino alla Madonnina della Concordia. Quasi a simboleggiare quei doni alle 33 vittime.
Una gara così non avrebbe bisogno di preparare "campi di regata" (boe, geometri, ecc ecc) lavoro molto impegnativo. Una gara così ci riporterebbe indietro nel tempo (poiché i nostri vecchi correvano sui "guzzi" in un percorso simile. Tutto questo (sempre che la mia idea venga presa in considerazione) sperando che il cantiere marino adibito alla rimozione delle piattaforme possa permettere una gara del genere.
Ed infine sarebbe molto bello, in memoria di quelle vittime dell'immane tragedia, vedere piantata una grande croce sugli scogli di fronte alla Gabbianara, o addirittura sulla Gabbianara stessa.
Tonino Ansaldo
Livorno,11 settembre 2014
Caro Tonino, come ben sai, in quanto forse sono stato il primo a cui hai detto di questa tua idea, mi trovi pienamente d'accordo sull'effettuazione di una manifestazione la quale oltreché movimentare e rendere gioiosa una giornata importante come il 15 Agosto fa sì che i nostri ragazzi, che si sono allenati per il PALIO del 10, possono cimentarsi in un'altra gara (magari con lo spirito della rivincita ... il sale delle competizioni). Direi addirittura di allargare la stessa manifestazione anche agli equipaggi del Palio femminile e Mini palio ... quest'ultimo crogiuolo e vivaio dei prossimi nostri campioni. Detto questo mi metto già da subito a disposizione dell'organizzazione della sopradetta gara (se e quando questa gara venga messa in calendario e si decida di farla)"... e ancora una volta il palio ... vive."
Dopo il palio del 10 agosto mi fermai a parlare come consuetudine con uno dei miei padri sportivi, Tonino, E, dopo un po', ebbe questa brillante idea. La COPPA GABBIANARA. Una gara a tempo, quindi una gara diversa dalla classica regata, una gara tra i 3 rioni del Giglio come una sorta di rivincita del palio, facile da organizzare e sicuramente destinata a diventare negli anni una tradizione importante per la nostra comunità. Elaborata dalla mente e dal cuore di chi ha radicata nel profondo dell'anima la voga. Io, da vogatore, sono rimasto subito colpito da questa iiniziativa. Credo che potremmo già dal prossimo anno avallare questa nobile gara. Una gara che vedrà come protagonista non solo la bravura di un equipaggio ma anche il fato che ruota intorno al famoso scoglio della Gabbianara, ormai famoso in tutto il mondo per le vicende della Concordia. Come ha detto Tonino, sarebbe una buona occasione per commemorare le vittime di quella tragica notte. Spero che i miei compaesani apprezzino questa idea e che ciò non rimanga solo un sogno in un cassetto. Grazie Tonino, sei unico
UN’INTEGRAZIONE ED UN GRAZIE All’assenso, dato di cuore, attraverso i miei modesti “versi”, alla “saggia” proposta di Tonino Ansaldo, vorrei aggiungere, semprechè la “cosa” prenda piede e si realizzi, che la croce, grande ed imponente, da installare sul fatale scoglio della Gabbianara (che, certamente, in occasione di turbolenti temporali, attirerà tempestose saette, dando “spettacolo”, contestualmente bello e terrificante del luogo del naufragio, ramemorando con ciò più che mai il tragico evento), sia costruita con “travi” di “risulta” dello smantellamento della Concordia, in corso a Genova-Voltri. Un Grazie, anch’esso “di cuore”, per le parole di stima rivoltemi da Antonio Corsano.
Caro Tonino, un animo nobile ha sempre idee nobili, per questo mi permetto alla luce della stima e del rispetto oltre all'amicizia che mi legano a te, di condividere la tua iniziativa in toto; vorrei però darti un piccolo consiglio di marketing. Noto che vivete i fatti della Concordia come fossero un vostro fatto privato, dimenticando sempre, forse per rispetto o discrezione, la responsabile controparte. Sarebbe opportuno che questa lodevole iniziativa, compresa quella della croce alla Gabbianara, magari ricavata da un concorso fra artisti mondiali, venisse sponsorizzata con un contratto ventennale dalla Costa Crociere, che magari dopo il drammatico esborso, per i loro bilanci, dei danni alla Misericordia, troverebbe il modo di ripagare non solo i danni ma anche l'orgoglio dei Gigliesi di essere Gigliesi. Sarebbe opportuno battere sto ferro finchè è ancora tiepido, sarebbe opportuno portare un pacchetto di iniziative culturali a CC, oppure una sola ma di respiro mondiale, in modo che in vista della battaglia del rimborso dei danni che, ahinoi, si terrà a ferro ormai freddo, sentano dopo le carezze il fiato sul collo dei Gigliesi, buoni, bravi ma non certo fessi. Vi hanno tolto tanto che ritornino almeno molto. Bravo Tonino !!! Un abbraccio Antonio N.B. Sono molto invidioso dell'innato dono della sintesi che caratterizza gli scritti del Sig. Calchetti, bravo !!!
A TONINO ANSALDO E come non essere d’accordo con te, caro Tonino, che, purtroppo, non conosco? Per fortuna, essere poeti, od aspiranti tali, affratella, siccome affratella, più che la vita, la morte! Io già lo vedo ciò che, a celebrare i 33 “dispersi”, tu proponi. In ogni dettaglio d’umano sentimento, in ogni sfumatura per chi è morto ed, invece, poteva essere salvato. Ed anche la Croce, non ostante io sia più che miscredente. Perché quel simbolo di passione e di dolore, in un battibaleno, anche da lungi, lo si veda e testimoni, non solo la sorte, “dolorosa”, d’un sedicente figlio di Dio, che, comunque, ha “rivoltato” il mondo, significando l’empietà dell’uomo sull’uomo, ma anche che lì, alla Gabbianara, ebbe, amaramente, a soffrire e morire tanta brava e cara gente comune, che, pure, se un vile Pilato non si fosse lavato le mani, avrebbe potuto essere tra noi. Si dia, allora, corso all’evento, alla corsa, senza fronzoli ed orpelli, alla volta del fatale scoglio e del mare, avanti e indietro, avanti e indietro, magari, per tre volte, fino a "sfinirsi", così come viene, alla “brada”, quale è brado il mare insieme alla sua gente: all’avventura tra l’onde, a conquistare una coppa, semplice e modesta, quasi disadorna, da mettere, poi, in chiesa, accanto alla Madonna della “memoria” senza gloria. Che il pranzo per la festa, però, caro Tonino, acciocché non sappia di “commercio”, lo si faccia in piazza!