Assegnate dalla Fee (Foundation for Environmental Education) le Bandiere blu alle località litoranee che si segnalano per pulizia del mare e tutela dell’ambiente. E’ la Toscana la regione più premiata con ben 15 bandiere su un totale di 96. Ma ciò non ha evitato che proprio nel Granducato fossero aspre le polemiche sia per alcune clamorose esclusioni (ad esempio l’intera Isola d’Elba), sia per l’assegnazione a luoghi scarsamente apprezzati per il bel mare dei  riconoscimenti che in termini di immagine per attrarre turisti hanno comunque un valore. E così emerge che per entrare nel lotto dei papabili e per eseguire le analisi i Comuni devono pagare. Uno scandalo, oppure i benefici in turismo che ne derivano valgono l’investimento?

Non sto a riportare tutto l'articolo, da quella pagina escono cose a dir poco allucinanti, comuni che hanno pagato anche 20,000,00 euro e si sono autocandidati per le bandiere blu.
Vengono fatte analisi su richiesta dello stesso comune all'arpat, le spese a carico naturalmente del comune e le analisi sono piuttosto frequenti, ogni 15 giorni se non ho capito male, e non tocchiamo il tasto dei costi, più che raddoppiati, poi cè un questionario da compilare e inviare con i relativi incartamenti, dopo, quando hai pagato, ti assegnano le bandiere, a proprosito una è gratis le altre devi pagare 20,00 euro.
Ringrazio vivamente il Comune di non essere cascato in questo tranello, visto che è legambiente quella che ha riconosciuto, al nostro mare, il SUO BLU.

franca melis