Caro Alessandro,
non sono d'accordo assolutamente sulla obbligatorietà di appartenere ad una sola forza politica per poter garantire la partecipazione alle "questioni d'oltremare".
In quest'isola, dove lo spopolamento è ogni anno più evidente, per motivi ormai noti a tutti l'eta media delle persone che vivono stabilmente sull'isola, l'istruzione che, anche se temporaneamente, allontana intere famiglie, la ricerca del lavoro per i giovani che spesso anche se con studi mirati non trovano lavoro sull'isola, tutti questi problemi non possono avere un'unica collocazione politica, non credo che a destra o a sinistra si diversifichino i problemi, si scelgano i mali minori o peggiori a secondo del proprio intendimento poltico.
Le esigenze dell'isola possono essere portate avanti e discusse anche da gruppi misti senza nessuna tessera di partito.
A parte alcuni periodi, ma spesso sono state proprio liste civiche, che incameravano molte correnti di pensiero, a governare l'isola.
Ricordiamoci che abbiamo da confrontarci con enti che spesso non sono della stessa corrente politica, guarda la stessa Regione Toscana, che facciamo perchè è a sinistra non ci confrontiamo, oppure viste le possibilità che la provincia passi al Pdl non ci relazioniamo perchè di destra?
L'isola ha bisogno di fatti non di propagande di partito, e se possono venire da chi non ha tessere, non vedo quale sia il problema.
Sul lato nazionale ognuno dentro di sè sà per chi votare, ma queste sono situazioni e convincimenti personali, qui è l'isola che conta senza tanti ulteriori discorsi.
Affettuosamente franca.

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