Cara Franca Melis, in merito alla tua lettera pubblicata il 25 gennaio pur se in gran parte sono d’accordo con la tua riflessione, vorrei dissentire su un punto che mi sembra di fondamentale importanza in previsione delle prossime elezioni amministrative. Il consenso delle persone, nei confronti di chi si propone ad assumersi l’enorme responsabilità di guidare il nostro paese per i prossimi cinque anni, non deve fermarsi solo ad una condivisione del suo programma e della sua integrità etico morale, ma deve anche valutare la sua appartenenza politica. Nella nostra comunità nelle ultime elezioni politiche il centro destra ha ottenuto circa il 70% dei consensi lasciando agli altri solo le briciole, e solo grazie ad una legge elettorale che non prevede il doppio turno nel caso che la preferenza per il candidato sindaco sia inferiore al 50% per le comunità fino a 3000 abitanti, abbiamo un’amministrazione che non rappresenta certo la maggioranza politica locale. Per questo motivo, ora più di prima, la priorità di chi vuole confrontarsi con il PD deve essere quella di unire le varie correnti di centro destra, e formare un unico gruppo con il quale andarsi a proporre, affermando in tal modo la propria forza politica, che in seguito sarà necessaria nei rapporti istituzionali. Qundi, a differenza di quanto affermi te, l’appartenenza ad un solo partito o corrente politica non solo ci identifica ma ci rende partecipi alle questioni “d’oltre mare”.
Alessandro Nosiglia

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