Eccomi qua, desidero dire la mia rispondendo all'amico Ortelli "si dice così in campagna elettorale?"
Spesso nelle amministrazioni, non si vuole tenere conto della possibilità di far intervenire il privato nella spesa di un progetto, trovo tutto questo molto limitativo e privo di intuito manageriale.
Sappiamo tutti che quando una cosa ci appartiene ne siamo molto più responsabili, vedi la manutenzione stessa e l'utilizzo di una nostra proprietà, spesso coincide con una buona tenuta del bene stesso.
Perchè non vendere i vari posti auto che oltretutto permetterebbero anche a chi affitta appartamenti di migliorare e valorizzare il bene che mette sul mercato?
Il 50% garantirebbe al comune una serie di parcheggi sia liberi che a pagamento, con costi giusti intendiamoci, tali da permettere le varie spese che nel tempo potrebbero venire dall'usura stessa, la spesa stessa sarebbe suddivisa tra i vari proprietari, perciò comune e privati.
Quanto alla demolizione dei bagnetti all'interno del borgo, perchè? Ristrutturandoli, invertendo l'apertura che a quel punto non sarebbe più verso il vicolo ma all'esterno, sarebbero utili alle varie persone che visitano e ammirano il paese fotografando baschetti fioriti e archi quasi da vicolo napoletano del 700, senza doversi scapicollare fino alle ex scuole per assolvere i loro bisogni.
Se poi si potesse in realtà farne un'altro, proprio dove nascerà il parcheggio sarebbe stupendo, avremmo creato servizi e un posto di lavoro.
I bagni del campese, situazione veramente spinosa, intanto dovremmo dare la possibilità ai noleggiatori di ombrelloni di poter installare wc chimici e docce per rendere un servizio veramente di qualità. Prendendo accordi con le ditte specializzate per il ritiro dei rifiuti finali dei suddetti servizi igenici. Non conosco l'ampiezza del terreno, ma se vi fosse abbastanza spazio, un parcheggio fatto a regola d'arte con una bella palizzata in legno e una copertura di vite anche lì daremmo un buon servizio ai turisti che affittano gli appartamenti.
Dobbiamo ragionare per i nostri ospiti che soggiornano ma anche per chi è di passaggio, al fine di invogliarli a tornare.
Il Fracco, in verità quando fu chiuso la voce del popolo era, "non si possono affittare gli appartamenti sopra una discoteca troppo rumore, la gente scappa", in realtà o facciamo un'albergo per sordomuti altrimenti chi andasse lì alle 21,30 silenzio e a dormire, e mi raccomando prima delle 10 non si può parlare se non a voce molto bassa.
E qui l'associazione 'Il Castello' potrebbe intervenire dando consigli sulla possibile destinazione, se vendere e con quei soldi investire per l'arredo del borgo o trovare uno scopo culturale per l'area ex fracco, chiedo solo che non si torni al progetto di una biblioteca, senza offese ma lo trovavo veramente ridicolo.
Poi se proprio a nessuno dispiacesse potremmo un domani parlare anche dei "bagnetti del porto"?
franca melis

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