Gentile Sig.ra Casella
Ho letto il suo intervento in relazione alla polemica sul taglio di qualche pianta da parte del Comune di Isola del Giglio, intanto le devo subito dire che la fermata dei bus a Giglio Campese non si trova davanti alla chiesetta, noto anche che nel suo intervento a molto allegramente anche se con educazione, ha esternato cose poco piacevoli e direi anche offensive, in special modo quando parla di anarchia , quelle piante se lei ha letto bene gli articoli, le ha fatte togliere il COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO con una motivazione ben precisa, non un qualsiasi terrorista ambientale, e le posso anche garantire che il territorio del Giglio è molto più controllato dalle varie istituzioni e dalle forze dell’ordine più di quanto lei possa immaginare. In quanto alla cementificazione selvaggia come lei afferma , anche in questo caso credo che lei sia molto mal informatae direi anche in malafede, infatti il Comune di Isola del Giglio è tra i pochi in Italia che si è dotato delle strumento urbanistico fin dal 1978 approvato da tutti gli organi competenti dello Stato pertanto legge, tutto ciò che si è costruito è quanto permetteva tale strumento urbanistico poi se le scelte politiche delle varie amministrazioni siano state giuste o meno o consone per i suoi gusti questo è un altro discorso.Veniano adesso al marchio che lei si è permessa di dare ai costruttori edili, e di cui ne faccio parte, è mia convinzione che amare o rispettare la natura sia scritto nel D.N.A. di ognuno di noi e non in virtù del mestiere esercitato, infatti se lei ascolta le TV o legge i giornali, le cronache sono piene di incendiari di boschi fatte ad arte proprio da persone insospettabili che il più delle volte guarda caso nulla hanno a che fare con le costruzioni e senza far nomi penso che mi abbia capito benissimo.
Pertanto Sig.ra Caselli rifletta e rifletta bene e come diceva mio nonno prima di far aprire la bocca cerchiamo di far partire il cervello mi scusi ma è quanto dovevo e volevo chiarire
Modesti Giuseppe
Costruttore Edile
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