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Gli Asini sui sentieri isolani sino agli anni '60

Questa sera e domani sera in piazza della Rocca ...

GLI ASINI SUI SENTIERI ISOLANI SINO AGLI ANNI '60

In un tempo lontano nell'isola giravano tantissimi Somari; vere macchine da lavoro, immancabili nella parte più dura e faticosa del quotidiano gigliese. Le vendemmie in zone impervie, soltanto con l'asino caricato a cestoni d'uva, potevano risolversi in poco tempo, ripetendo il percorso sei/sette volte nello stesso giorno, e così era per la riserva d'acqua con gli staiali, alla lontana Fontanella.

Animali domestici forti, fedeli, che per secoli, arrancando su per la bella mulattiera romana, addobbati dai proprietari con cuscini ricamati, hanno partecipato anche alla vita sociale trasportando i viaggiatori che sbarcando al Porto salivano al Castello.

La provinciale Porto - Castello, fu costruita negli anni '30.

Oggi le mulattiere sono zeppe di impronte dei loro zoccoli lasciate sul granito, e parlano da sole sulla vita degli asini, che si accontentavano di quel poco passato dal padrone spesso ingrato e distratto; ma bisogna considerare che, anche chi bistrattava era un bistrattato dalla vita, dove la fatica per il pane ne annientava la personalità.

I tempi di pronto soccorso o le doglie della partoriente, erano legati al ritmo dell'asino, che trottava su percorsi e anfratti conosciuti senza mai cadere con la balia o il medico condotto sul groppone.

L'unico animale da soma conosciuto al Giglio era l'asino, tanto che, il giorno in cui sbarcò un bue, molti isolani esclamarono: "Oh mamma, un asino cu' le corne!!!"

Le celle, le stalle, collocate sotto le abitazioni, come oggi i garage, alla sera erano il loro punto di arrivo dopo aver bevuto alla pila della fonte; era quindi naturale che per terra, nei vicoli e per le strade, pullulassero i loro escrementi, definiti: cacatognoli.

Cantina del Racconto Giglio Castello "Can-Tine 17-18-19 Maggio 2024"

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