Guida blu, bene l’Arcipelago Toscano: 4 Vele a Marciana, Capraia e Giglio Ma l’Elba potrebbe fare molto meglio
Se la Toscana, con la Maremma, si conferma regina de Il Mare più bello, della Guida Blu di Legambiente e Touring Club, con Castiglione della Pescaia poi con Capalbio che torna a riaggiudicarsi le 5 Vele, l’Arcipelago Toscano non sfigura certamente visto che tre isole sono a ridosso della testa della classifica con 4 vele ed un grande spazio per spiagge e località nella Guida Blu da oggi in edicola e su Internet.
Si riconfermano Giglio e Capraia ed entra per la prima volta nel club delle 4 Vele il Comune elbano di Marciana.
Mentre Giglio e Capraia sono ormai habitué dell’alta classifica della Guida Blu, il Comune di Marciana conquista le 4 vele grazie all’abbattimento dell’ecomostro di Procchio, alla riapertura di sentieri e, come incoraggiamento, anche per l’avvio della raccolta spinta porta a porta dei rifiuti che, pur tra qualche normale difficoltà iniziale, sta muovendo i primi passi.
Giampiero Sammuri, presidente nazionale di Federparchi e del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, presente alla presentazione della Guida Blu all’Expo di Milano - alla quale ha fatto visita anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha sottolineato che «Non è un caso che molte delle località premiate siano nei pressi o all'interno di aree protette. Questo testimonia non solo la qualità ambientale di un territorio ma anche lo stimolo che produce per politiche gestionali virtuose». Infatti, fa notare Legambiente «Anche per l’Arcipelago Toscano, si tratta di Comuni con buona parte del territorio compreso nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e per l’Isola di Capraia nella conferma delle 4 Vele ha contato anche la proposta di istituzione dell’area marina protetta. Anche la classifica del Giglio beneficia della presenza dell’Area marina del Parco Nazionale a Giannutri».
Gli altri Comuni elbani restano fermi all’onorevole riconoscimento 3 Vele. «Eppure – dice Umberto Mazzantini, responsabile nazionale isola minori di Legambiente – basterebbe davvero poco per scalare la classifica. A cominciare da una raccolta differenziata che si traduca davvero in un recupero di materia, dal miglioramento della depurazione ancora carente in alcuni Comuni e dalla lotta contro l’abusivismo che è ancora presente nella nostra isola, come dimostrano alcuni episodi recenti. L’Elba ha grandi qualità, come gli ecoalberghi e le sue bellezze paesaggistiche e la grande biodiversità del Parco Nazionale che permettono ai Comuni elbani di “garantirsi” le 3 Vele, ma con una politica ambientale concertata e più coraggiosa, con una maggiore cura del paesaggio, con spiagge più libere e accessibili e con l’istituzione dell’Area marina protetta quest’isola potrebbe diventare uno dei comprensori di punta della classifica della qualità ambientale e turistica stilata da Legambiente e Touring Club. Invece qualche Comune persevera in scelte vecchie e sbagliate che rischiano di farlo precipitare in classifica».
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