Esimio Cavalier Baffigi,
pur tornando stanco da Firenze per impegni legati al futuro della scuola gigliese, ho impiegato pochi secondi per metabolizzare la Sua proposta e condividerla pienamente per la grande solidarietà e umanità che è doveroso mettere in campo di fronte a tragedie di questa natura.

Devo però fare una precisazione: oggi l'istituto dell'affidamento internazionale, contrariamente all'adozione, non è contemplato nel nostro ordinamento tanto che recentemente è stato presentato un Disegno di Legge al Senato, proprio in coincidenza del caso della tragedia di Haiti. La proposta di legge, che nasce in un momento di emergenza si propone di individuare metodi e procedure rapide per consentire a cittadini italiani di prendersi cura dei bambini di Haiti avendone l’affidamento in Italia. Ad oggi quindi l’affidamento non è possibile.

Per assumere invece un atteggiamento molto pratico dichiaro di essere pronto a fare la mia parte e fare mia la sua proposta e conseguentemente di discuterne con le organizzazioni vicine al Comune, minoranze comprese, per verificarne la disponibilità, ma soprattutto nel tentativo di rilanciare l'idea dell'affidamento alle famiglie gigliesi perché senza il loro contributo e senza la loro sensibilità, in attesa di concludere la cosiddetta vacatio legis, questo tipo di impegno e di aiuto sociale sarebbe vano.

Per quanto riguarda la seconda questione, che ritengo scissa dalla prima per tutta una serie di motivi in primis i tempi d'attuazione, non può essere affrontata a prescindere dalla questione urbanistica e soprattutto non possiamo ignorare la volontà dell'Ente Croce Rossa Italiana che fino ad oggi non si è espressa sulla cessione di un bene storico da troppo tempo abbandonato e incredibilmente lasciato al suo irreversibile destino.

Un abbraccio carissimo
Sergio Ortelli