Parlando ai volontari di Orbetello che ha incontrato in questi giorni per fare un bilancio dei servizi svolti il Commissario provinciale di Grosseto della Cri il  dottor Hubert Corsi li ha ringraziati calorosamente per quanto hanno fatto, unitamente a quelli di Monte Argentario, Capalbio e di tutti i comitati Cri di Grosseto e della Provincia che si sono generosamente prodigati in favore dei naufraghi della Costa Concordia. Un solo dato: oltre 500 naufraghi hanno avuto conforto con la biancheria, i maglioni, le tute e le scarpe fornite dal nostro comitato regionale femminile toscano a cui dobbiamo essere profondamente grati.

Ma, ha aggiunto il Presidente Corsi, è anche della risposta delle istituzioni e della gente maremmana a questa catastrofe umanitaria che dobbiamo essere orgogliosi.

La gente del Giglio ha spalancato le porte delle case per accogliere i naufraghi, Don Vittorio e Don Lorenzo le porte della propria chiesa, e questo ci fa tornare  alla mente un altro episodio che è nel dna della Croce Rossa: quando don Bargiggia spalancò le porte della sua chiesa a Castiglione delle Stiviere, nel 1859, per accogliere i feriti della battaglia di Solferino. La gente di Porto Santo Stefano è stata generosa con i naufraghi. Ed è stata generosità spontanea, commovente, nella umana condivisione della sofferenza. E come dimenticare il ruolo della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Guardia Costiera e forze di sicurezza e di tutti gli organismi dello Stato sollecitati al massimo da questo evento.

Cosi come medici ed infermieri della Asl 9 che sono riusciti a far fronte ad un enorme sovraccarico con le sole proprie forze, senza che supplementi di soccorsi siano affluiti da altre province.

Hubert Corsi
Commissario Cri Provinciale di Grosseto