A 4 giorni dalla festa più importante dell’Isola del Giglio, il 18 Novembre, festa di S. Mamiliano dei Turchi, Italia Nostra Sezione Elba-Giglio ha avuto conferma tramite l’invito ufficiale del Sindaco Ortelli che verrà apposta la lapide in ricordo dei minatori dell’Isola del Giglio sul muro del Municipio, come già programmato dal 1° maggio 2010, in occasione della manifestazione da noi promossa e organizzata in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Comune dell’Isola del Giglio, e facente parte della più ampia manifestazione “Walking Festival 2010” organizzata su tutte le isole dell’Arcipelago Toscano dall’Ente Parco stesso.
La conferma della notizia, da una parte ci ha fatto piacere perché così finalmente la lapide verrà collocata in luogo più opportuno ed idoneo, rispetto a dove si trova dal 2 maggio 2010, giorno che è stata presentata e scoperta alle persone presenti alla manifestazione nella Chiesetta della Rocca Pisana, visto le condizioni avverse meteorologiche del giorno prima che ne hanno impedito lo svolgimento; dall’altra, ci ha lasciati un po’ perplessi sia per la data scelta che non è proprio in tema con l’evento stesso (sicuramente, già che abbiamo aspettato tanto, sarebbe stata più appropriata la data del 4 Dicembre prossimo, il giorno di S.Barbara, protettrice dei minatori), sia per il silenzio assordante che riguarda l’evento da parte del Sindaco Ortelli e della sua Amministrazione.
Infatti nel comunicato del 6 ottobre apparso su Giglionews “IL 18 NOVEMBRE PROSSIMO DEDICATO AL 150°” tra le numerose iniziative organizzate per la Festa del Protettore dell’Isola del Giglio si parla anche di “…apposizione di una lapide, etc.” come se fosse una lapide qualunque senza nessuna importanza; poi, nel comunicato sempre apparso su Giglionews, del 14 novembre, non se ne parla proprio e si rimanda al programma in allegato all’articolo dove viene descritta l’iniziativa.
Sinceramente ci aspettavamo dal Sindaco Ortelli e dall’Amministrazione Comunale un'altra considerazione per l’evento che riguarda gran parte della popolazione dell’Isola del Giglio.
La nostra “memoria” merita maggior riconoscimento in quanto la miniera di pirite di Giglio Campese ha dato lavoro a quelli che furono e che in numero minimo ancora sono vivi, ha dato reddito e pensioni, ha dato morte e malattia tanto che, soprattutto la Comunità di Giglio Castello che vedeva il maggior numero di minatori presente in miniera, non può far finta di niente, non può dimenticare, ma soprattutto NON VUOLE DIMENTICARE!
E’ per questo che Pietro Brothel, uno dei pochi minatori rimasti in vita con tanto di silicosi ereditata in miniera, ha fatto di tutto in questi anni passati, nei limiti delle sue possibilità, per fare in modo che nessuno dimenticasse quei 30 anni di lavoro nel secolo scorso, della comunità gigliese, passati a respirarsi la silice al buio nelle viscere della terra, a 120 mt. di profondità; ed è proprio lui che con tanta disponibilità e precisione ha redatto su nostra richiesta per l’evento del 1° maggio 2010, l’elenco dei minatori presenti in quegli anni del secolo scorso nella miniera di Giglio Campese e rimasto affisso all’Albo Pretorio del Comune fino a quest’estate.
Ed è questo elenco, caro a tutti gli interessati, che a noi, volontari di Italia Nostra, visto che siamo stati gli ideatori e promotori dell’iniziativa sia della lapide che della giornata della memoria del lavoro in miniera il 1° maggio 2010, ci sarebbe piaciuto sentire leggere da Pietro Brothel nel giorno dell’evento tanto atteso oramai da 17 mesi.
Purtroppo, con molto rammarico, noi di Italia Nostra non siamo stati assolutamente coinvolti nell’iniziativa del prossimo 18 novembre 2011 da parte dell’Amministrazione Comunale.
Nella semplice veste di ospiti all’iniziativa, chiediamo dunque al Sindaco Ortelli gentilmente di dare voce a Pietro Brothel (visto che a tutt’oggi non ci risulta che sia stato anche lui coinvolto), in modo tale che possa, a nome di tutti i suoi ex compagni di duro lavoro defunti e viventi, dare testimonianza viva di un passato che per fortuna non tornerà più ma che non bisogna assolutamente dimenticare per dare memoria alle generazioni future.
Proprio in forza di quest’ultimo aspetto, sarebbe stato opportuno pubblicizzare al massimo l’iniziativa, per garantire la presenza di chi è ancora vivo e dei parenti anche stretti di chi è purtroppo già defunto.
In ogni caso Italia Nostra non mancherà di fare la propria parte informando il più possibile dell’iniziativa sia in loco che fuori dell’isola.
Per Italia Nostra Sezione Isola d’Elba-Giglio
La referente per l’Isola del Giglio
Marina Aldi
Il 18 Novembre e la lapide dei minatori
Autore: Marina Aldi, Italia Nostra Sezione Elba-Giglio
3 Commenti
Un pensiero al mio babbo Mirocle, di cui oggi ricorre il Compleanno, anche lui minatore che come tanti suoi compagni di lavoro ogni giorno si recavano alla miniera a piedi attraversando la mulattiera.
Apprendo con piacere la notizia dell'apposizione della lapide in ricordo dei minatori del Giglio...Mio padre, Aldo Tomaselli, ha lavorato nella miniera del Campese dal 1950 al 1955.E gli anni felici lì tracorsi sono un ricordo indelebile.
Alla vigilia della festa di S. Mamiliano, desidero ringraziare tutti coloro che hanno, in qualunque modo, contribuito all'evento.
Clara Tomaselli
io romana figlia di giuseppe tomè minatore per alcuni anni alla miniera del campese , faccio tanti ma tanti auguri a pietro brothel di essere il rappresentante dei minatori dell'isola del giglio..........il 18 / 11/ 2011.
anche il mio babbo il giorno di santa barbara pregava la santa perche' tutto andasse bene... per me sono ricordi !
grazie!