Cari Gigliesi,
non potete immaginare la mia sorpresa quando venerdì mattina un giornalista dell’Ansa mi ha chiamato comunicandomi che nella notte sulla mia isola era comparso uno striscione in mio onore su un balcone del porto.
Subito dopo, attraverso GiglioNews, ho potuto vederlo e leggere i pensieri e le parole della gente isolana in mia difesa che mi hanno riempito di gioia concedendomi una boccata di ossigeno in un momento per me veramente difficile.
Mi vedo ogni giorno attaccato e denigrato senza motivo da giornalisti cinici e senza scrupoli alla ricerca spesso di processi alle intenzioni piuttosto che alla verità dei fatti, senza nessuno di essi che riesca a spiegarmi quale sarebbe la mia colpa e quale relazione avrebbe la mia persona con questa tragedia della Costa Concordia.
Vedo spesso il mio libro spulciato con morbosità, con l’intento di trasformare parole di amore verso il Giglio e Camogli in assurde profezie di sventura! Ridicoli e goffi tentativi di trovare in quelle righe, scritte con il cuore e dense di emozioni vissute, chissà quali verità e ricostruzioni fantasiose.
Il mio pensiero è fisso verso quella nave tristemente adagiata sul fondale della Gabbianara, i suoi passeggeri morti durante una vacanza ed i parenti disperati in attesa alcuni di ritrovare i dispersi; l’orgoglio mio e dei miei colleghi comandanti e l’immagine di una società rispettabile come la Costa feriti, per un’assurda coincidenza, dagli scogli granitici della mia isola.
Ho sempre agito negli anni del mio lavoro con massima trasparenza e professionalità, con un grande senso di responsabilità nei confronti dei passeggeri delle mie navi e soprattutto forte di un infinito rispetto del mare. Non ho mai messo a rischio la vita di nessuno con manovre spericolate ed i miei passaggi sono sempre avvenuti mettendo in atto tutte le misure di sicurezza, rallentando sensibilmente la velocità, avvicinandomi in prossimità del porto sia al Giglio che a Camogli, dove salutavo i vecchi marinai ospitati nella Casa di Riposo Gente di Mare. Non sono stati assolutamente una consuetudine come i media hanno scritto, ma sporadiche e felici occasioni che ho avuto nel corso della mia carriera.
Questo i miei concittadini lo sanno bene e me ne hanno dato conferma alzando la voce e prendendo le mie difese di fronte a bieche speculazioni giornalistiche. Proprio loro che del silenzio e dell’anonima operosità hanno dato prova in quella tragica notte e che adesso sono l’orgoglio mio, della Costa Crociere e di tutta Italia!
Finché la Concordia rimarrà lì, non me ne vogliate, non riuscirò a metter piede sull’isola. Il mio cuore è ferito proprio come quella nave e come le anime di tutte le persone che in quel tragico venerdì notte hanno perso i propri cari.
Comandante
Mario Terenzio Palombo
Il Comandante Palombo ringrazia i gigliesi
Autore: Comandante Mario Terenzio Palombo
7 Commenti
Caro Mario, tutti conosciamo le tue qualità, la tua grande professionalità e la tua integrità morale, i giornalisti, o almeno una gran parte di loro, pur di occupare spazi televisivi e sui giornali, non conoscono scrupoli e se ne infischiano della sensibilità delle persone, specialmente di chi, come te, non ha nessuna parte in merito. Volevo dirti che anche la mia famiglia, che tanto è stata vessata in questi giorni mettendo a rischio la salute dei miei anziani genitori e il bisogno di riservatezza di noi altri, ti è vicina e ti stringe in un caldo abbraccio di affetto e solidarietà.
Caro mario chi ti scrive ti ha visto nascere e ti ha seguito nella tua meravigliose carrieras.Voglio solo ricordarti quanto diceva di te il nostro amico comune Com.te Rossi:Mario La Roccia.Così ti chiamavano a bordo ed eri allievo ufficiale.Di essere una Roccia lo hai sempre dimostrato e nessuno ti potrà mai scalfire.Sulla Roccia un faro a lampi di luce scandisce
segnala la tue virtù: capacità saggezza,competenza,amore per il prossimo.
Spero gli amici Gigliesi vorranno perdonare la mia intrusione in queto contesto, ma quelli che mi conoscono sanno della profonda stima e amicizia che mi unisce a Mario Palombo.
Voglio semplicemente ribadire il mio sostegno ad una persona seria, onesta , preparata, cristallina, animata da profonda umanità, come Mario e condannare tutti i media che in maniera subdola e vigliacca gli stanno creando problemi; per questo , prima o poi , pagheranno.
Caro Mario, ti ho sostenuto, ti sostengo e ti sosterrò fino alla conclusione di questa vicenda, che ti ha visto ingiustamente coinvolto e mi unisco agli amici Gigliesi per urlare , in questo caso sì, avanti tutta !!!
Comandante Palombo, non credo che lei abbia responsabilità in alcun caso per quel che è successo, la lunga professionalità che si acquisisce sul campo serve sicuramente a valutare i pericoli ed ad agire di conseguenza in ogni evenienza.Il rammarico che possiamo avere è giusto quello nei confronti di chi, come lei scrive, ha perso la vita in un momento in cui si sentiva al sicuro.Credo che in ogni caso, sicuramente sarà cosi, ci si interrogherà sull'accaduto e si verificheranno le professionalità ed il senso del dovere di chi è al comando e per questo deve Comandare.Non ho mai fatto una crociera ma non per questo ho paura, credo che ora più che mai bisogni rassicurare chi si appresta ad imbarcarsi perchè mette la sua vita nelle mani di altri, dei quali si deve fidare ciecamente.
Non voglio fare di un erba il fascio, farebbe troppa paura e sarebbe facile cadere nel dubbio.....e se succedesse di nuovo ed a molte miglia di distanza, non per colpa di un'inchino ma per cause avverse?
Rinnovo comunque la sicurezza e la stima nei confronti di chi opera, lavora o si diverte sempre con il pensiero che nel momento del bisogno SA E SAPRA' FARE QUEL CHE DEVE.
Bastano solo 4 parole: grande Uomo di mare!
Grazie Mario per le belle parole spese per noi ma conoscendoti era il minimo che potevamo fare...fieri di appartenere a questa...GRANDE Isola!!! Un abbraccio a te ed alla tua bellissima famiglia.Lorena.
solo un abbraccio e dirti che ti siamo vicini con il cuore e di nulla ed a nessuno devi spiegazioni