Dopo tantissimi sforzi ci siamo arrivati. Dopo quasi due anni di ricerche, di corrispondenza, di progetti e di sforzi comuni che hanno visto coinvolti a vari livelli il Comune, la Pro Loco, il Circolo Culturale, il Gruppo Archeologico e tantissimi altri, finalmente possiamo dire di essere arrivati al momento del taglio del nastro del MMGG-Museo della Mineralogia e della Geologia dell'Isola del Giglio.

MicroGiglio
, la Collezione Micromineralogica del Museo è completa, consta di 623 piccoli e splendidi "pezzi", ognuno distinto dall'altro ed ognuno capace di raccontare una storia, sempre diversa ma sempre uguale; più di cento campioni del magazzino, liberati dalla polvere del tempo, si sono svelati in veri e propri fiori di pietra; i nuovi cartelloni in italiano ed in inglese possono rivelare a qualsiasi turista la meraviglia della nostra isola; la nuova cartellinatura impreziosisce ed esalta la bellezza ed il valore di ogni campione; la dotazione strumentale - un microscopio binoculare professionale di primo ordine arricchito da un sistema di illuminazione a fibre ottiche - permetterà a qualsiasi studioso di poter finalmente leggere le rocce; la sezione Miniera Franco potrà dare finalmente alla più antica miniera di pirite in Italia il ruolo che da sempre le spetta, e la sezione Cave presenterà il grande patrimonio di colonne presenti nei più bei monumenti italiani e non solo.

E poi il futuro: l'Archivio Geomineralogico dell'Isola del Giglio, il percorso per non vedenti Carezzando il Giglio, realizzato in collaborazione con l'Istituto dei Ciechi di Firenze, la Giornata della Miniera, il Diario di Giovan Battista Brocchi, le mostre temporanee di reperti gigliesi presenti nei musei italiani... tante idee già partite che si realizzeranno completamente nei prossimi anni...  

Tutto racchiuso dentro due stanze, che saranno da ora in poi il nucleo di quel grande sogno che da tanti anni rimbalza da una parte all'altra della mente di tanti che, come me, sentono l'Isola come seconda patria: il Museo dell'Isola, un'area dove possa trovare posto non solo la dimensione mineralogica, litologica e mineraria, ma anche quella Archeologica, della Coltivazione della vite, delle Tradizioni popolari etc.... in sostanza possa essere fin dal momento della sua inaugurazione il simbolo vivente di quella Storia Civile che il mio grande maestro Dino Pieraccioni invitava con forza a studiare ed a tener presente ogni giorno come monito per la formazione del Cittadino. E i Gigliesi hanno dato prova, in questi difficili giorni, di essere Belle Persone, degne di fregiarsi di tal nome.

Un grande abbraccio a tutti