Gentilissimo Sindaco, Reverendissimo Parroco, Carissimi gigliesi,
mi chiamo Walter Cosentini, mia moglie si chiama Christina Rende, e abbiamo due figli, Antonio di dieci e Chiara di cinque anni, e come tante altre famiglie eravamo a bordo della nave Concordia.

Ci siamo imbarcati dal porto di Palermo giovedì 12 gennaio insieme con una coppia di amici, Simona e Domenico. Sembrava di vivere una favola quando la sera del venerdì 13 gennaio, la nave Concordia ha urtato contro uno scoglio provocando il naufragio che tutti conosciamo.

Io non voglio parlare dei fatti terribili che sono avvenuti a bordo nave e del terrore che noi tutti, passeggeri ed equipaggio, abbiamo vissuto, perché purtroppo li conosciamo già, ma soprattutto desidero ringraziare tutti coloro, dal volto sconosciuto, che hanno donato la loro forza, coraggio, amore, sofferenza, lacrime e sudore, per la salvezza di molti, realizzando un miracolo quasi perfetto.

Circa due mesi fa, il 13 febbraio 2012, ho scritto su Facebook:

"Un pensiero, un fiore...  a chi non è più con noi… un miracolo che doveva essere perfetto.

Esattamente un mese fa, nelle acque dell’Isola del Giglio, “qualcuno” ha deciso di cambiare il destino delle persone che si trovano a bordo della nave Concordia.

Prima delle ventuno e quarantacinque era tutto bello e magico, sembrava di vivere una favola, ma all’improvviso, quel “qualcuno” ha deciso di cambiare il finale, e fu l’inizio della tragedia.

Ogni mattina ringrazio Dio di essere vivo.
Ogni mattina ringrazio Dio di poter ancora una volta abbracciare mia moglie e i miei figli.

Ringrazio Dio di essere ancora qui con voi,
ma inevitabilmente, 
ogni mattina il mio pensiero va a chi era con me nella nave e che oggi non c’è più.

Voi che non siete più in questo mondo, riposate in pace e pregate per chi non vi dimenticherà mai.

Non doveva finire così… era semplicemente una nave da crociera, non un fronte di guerra.

Vi sono vicino con la preghiera.

Walter"


Oggi, a distanza di tre mesi dal naufragio, finalmente ho trovato la forza e il coraggio di scrivere a Voi tutti, questa lettera di ringraziamento per la sensibilità e la vicinanza dimostrata.

Mi sento veramente molto fortunato e riconoscente a Dio e agli uomini.

Ho composto questa poesia per esprimere la mia immensa gratitudine a tutti i gigliesi e ai soccorritori, il mio legame d’amore e di speranza per le vittime, e la mia vicinanza ai familiari delle vittime.

POESIA
Isola del Giglio

Cullata sei o terra mia del Giglio
dall'azzurro mar che ti circonda.

Terra fremente d'amore e di calore
in dormiveglia ci aspetti.

Noi, i tuoi figli gridiamo aiuto,
perché giunta, è l'ora più buia ...
e nessuno mai dimenticherà chi non c'è più.

Colui che crede è un angelo senza ali
che vede la Tua gloria.

Mentre vi penso, sollevo la mano,
io vi saluto angeli miei.

Molti ti nominano o mio Giglio
e non tutti per lodarti,
ma grande ti fa il tuo bel agire
e senza fatica mostri la tua bellezza.

Walter Cosentini


Sperando di essere presto all’Isola del Giglio, una terra meravigliosa soprattutto nella sua gente, porgo i miei saluti.

Grazie di cuore,
Walter Cosentini e famiglia