Sono un componente del Coro del Giglio, uno qualunque. Parlo a titolo personale, ma quello che dirò sono convinto che sia condiviso con gli altri amici del Coro. Colgo questa occasione per ringraziare tutti coloro che hanno preso parte al concerto e si sono complimentati con noi.

La presenza, tra il pubblico di musicisti di livello internazionale come Uto Ughi, Franco Petracchi, l’eccezionale soprano Elisabeth Norberg-Schulz, un pubblico attento ed appassionato e l’atmosfera che solo il Castello con la sua chiesa sanno trasmettere, sono state componenti determinanti che ci hanno trasmesso la giusta tensione per la buona riuscita del concerto.

Perciò ancora grazie ai presenti per ciò che hanno saputo e voluto trasmetterci.

Un “però” come spesso accade c’è anche per questa manifestazione. E’ un “però” che non vuole assolutamente aprire una polemica ma, oltre che ribadire quanto già sottolineato circa i meriti di chi ha in maniera determinante contribuito alla buona riuscita dell’evento, chiarire un aspetto anch’esso determinante ma meno appariscente per la sua riuscita.

La buona riuscita, in questo caso, di quanto rappresentato ha bisogno di molte componenti. Le due maggiori sono: l’ideazione, la proposta e qualcuno che crede nell’idea e fa propria la proposta. Se per quanto riguarda l’idea e la sua proposizione il merito va ascritto e condiviso tra il nostro maestro Giovanni Segato e la ormai nostra “collega” Elisabeth Norberg-Schulz (ci scuserà senz’altro per la battuta), per la seconda componente e cioè condividere l’idea, fare propria la proposta ed assumersi l’onere dell’organizzazione il merito va esclusivamente all’Associazione ”Il Coro dell’Isola” con ovviamente la collaborazione preziosa anche per questo aspetto del nostro maestro tuttofare Giovanni Segato e perciò onore al merito al suo presidente Rum Giovanna ed a tutto il consiglio direttivo. Un grazie anche da noi coristi per l’opportunità che avete saputo e voluto cogliere e offrire oltre che a noi, a tutti quelli che ne hanno goduto.