''Mentre è in corso il vertice sui cambiamenti climatici di Copenaghen che lancia nuove sfide energetiche e ambientali, c’è un solo paese industrializzato al mondo, l’Italia, che procede al contrario e vorrebbe localizzare centrali nucleari acquistando 4 ‘bidoni’ francesi Epr, di vecchia generazione. Visto che da tempo circolano i nomi di possibili siti nucleari toscani come l’isola di Pianosa e Montalto di Castro in Maremma, il ministro Scajola tiri fuori oggi e non in primavera, la lista dei siti e ci dica se sono vere le indiscrezioni e cosa intende fare”. E’ il commento di Erasmo D’Angelis (Pd), Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale.

“Di fronte ad un Governo – continua D’Angelis - che in tema di energia procede solo a colpi di annunci e boutade e non riesce nemmeno a disegnare le linee di un piano energetico nazionale, la nostra Regione, come tante altre, ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge 89 del 23 luglio scorso che autorizza il governo a localizzare le aree destinate ad ospitare nuovi impianti nucleari e depositi di scorie radioattive. I nostri territori sono ad eccezionale valenza turistica e non è accettabile che si possa procedere manu militari. In più, il Piano energetico regionale esclude il ricorso all’energia nucleare e garantisce la sicurezza energetica con l’uso massiccio delle rinnovabili per coprire il 50% del fabbisogno elettrico (oggi al 27%, grazie soprattutto alla geotermia) e al metano. Non accetteremo mai imposizioni dall’alto e nessun esproprio agli enti locali e alla Regione di ogni ruolo – aggiunge D’Angelis - se il centrodestra prefigura un Paese dove al consenso democratico si sostituisce l'intervento dell'esercito, in Toscana troveranno la più ferma opposizione popolare e istituzionale per affermare la democrazia e la qualità dei nostri territori”.

“Il nucleare che c’è - conclude D’Angelis - è un’avventura pericolosa e costosissima e per questo il governo farebbe bene ad impegnare risorse per la ricerca del nucleare ‘pulito’ e di quarta generazione e non per acquistare in svendita obsolete centrali atomiche ad alto e incontrollabile rischio per la salute dei cittadini e l’ambiente”.

Francesco Di Costanzo Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico Regionale